Ludopatie: commissioni Sanità, Attività Produttive e Comitato di Controllo fanno il punto

Questa mattina, in Consiglio regionale, si è fatto il punto sulle misure di contrasto al gioco d’azzardo patologico, in relazione al report annuale che la Giunta presenta al Consiglio (la legge di riferimento è la  n.8 del 2013), e alla  ricerca su

I costi sociali del gioco d’azzardo problematico in Italia”, realizzata da ricercatori dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Sul tema si sono riunite in seduta congiunta le Commissioni Sanità e Politiche sociali, Attività produttive e il  Comitato paritetico di Controllo e Valutazione.

Il tema è sensibile –ha detto Gianmarco Senna (Lega), Presidente della Commissione Attività produttive,– perché il gioco d'azzardo patologico coinvolge migliaia di persone e quindi migliaia di famiglie, con ricadute sulla qualità della vita e  anche sulle dinamiche occupazionali.
Ci sono costi diretti e indiretti, non solo sulla salute e sulle relazioni, ma anche sulle attitudini lavorative.
Anche oggi la Lombardia dimostra di essere presente,
in quella che è innanzitutto una battaglia di civiltà e una battaglia di tutti”.

La ludopatia – ha sottolineato il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti (Lega)–  è un tema importante sul quale siamo impegnati sin dall’inizio di questa legislatura. Il Presidente della Regione Fontana ha inserito nel suo programma una particolare attenzione a questo tema e l’Assessore Bolognini, che oggi era ospite della Commissione, ci ha spiegato che c’è un piano regionale molto articolato su questo fenomeno che riguarda molte persone e diverse famiglie. La seduta congiunta di oggi dimostra che anche il Consiglio regionale considera questo tema una priorità assoluta che necessita di misure concrete anche a favore di quelle famiglie che vivono tutti i giorni la complessità di avere a casa propria pazienti ludopatici”.

E’ un fenomeno affligge la società, senza distinzioni di età, livello economico e sociale, istruzione o provenienza” ha detto la Presidente del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione Barbara Mazzali (FdI), sottolineando che nel 2017 i centri lombardi hanno assistito 2670 giocatori patologici e che dal 2013 ad oggi c’è stato un incremento degli assistiti del 41%. “La Regione -ha continuato Mazzali-  si è mossa con una specifica legge regionale per dare regole e promuovere prassi più efficaci di contrasto. Come Comitato, che ha il  compito di valutare effetti e risultati delle leggi, siamo convinti che la strada su cui proseguire sia quella di investimenti economici per disincentivare il gioco d’azzardo patologico e di modelli e sistemi per garantire controlli maggiori”.

“L’industria del gioco d’azzardo – ha detto Niccolò Carretta (Lombardi Civici EuropeistiVice Presidente del Comitato di Controllo e Valutazione) –  si aggira attorno ai 10 miliardi di euro e sono cifre che non possiamo ignorare perché dietro a questi numeri ci sono moltissime persone e famiglie. Le società guadagnano mentre la collettività deve affrontare costi economici e sociali sempre più importanti, stimati attorno ai 2,7 miliardi. Nel monitoraggio, di cui sono relatore, e che è stato presentato oggi, abbiamo evidenziato le necessità di effettuare una mappatura di quanto stanno facendo i comuni lombardi anche sulla base della legge 8/2013 e di aprire una riflessione sugli incentivi diretti agli esercizi commerciali attualmente in vigore su cui, come Comitato Paritetico, abbiamo qualche perplessità”.