Oggi è la giornata nazionale degli alberi. Già nel 1898, per iniziativa dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione, Guido Baccelli , si era stabilito di creare una festa per questi “custodi” dell’ambiente e dell’equilibrio idrogeologico.
La giornata dedicata agli alberi, dal 1954, è il 21 novembre, ed è stata quindi istituzionalizzata con una legge (la 10 del 14 gennaio) nel 2013, “al fine di perseguire attraverso la valorizzazione del patrimonio boschivo ed arboreo l’attuazione del protocollo di Kyoto”.
Una legge nazionale, la n. 113 del 1992, prevede addirittura che i Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti piantino un albero per ogni nascita registrata all’anagrafe, o per ciascun minore adottato.
Una sensibilità e tradizioni che hanno radici antiche, a partire dalla festa “Lucaria" dell’antica Roma che cadeva il 19 luglio, nel corso della quale si festeggiavano gli alberi impiantati nei mesi precedenti e si ripetevano rituali propiziatori legati alla originarie divinità boschive. Gli alberi, infatti, avevano permesso ai soldati romani di scampare alla morte offrendo loro rifugio dopo una battaglia particolarmente infausta, la battaglia del fiume Allia, contro i Galli nel luglio del 390 a.C.
Ed è certo che la presenza di grandi alberi, oltre ad assicurare la tenuta del terreno e una buona qualità dell’aria, può dare a chi si avvicina anche una sensazione di conforto emotivo, il senso di una presenza benefica e protettrice.
I grandi alberi censiti in Lombardia, a cura del Corpo Forestale dello Stato, sono 121, cui se ne aggiungeranno altri 67 alla prossima pubblicazione della rilevazione.
Il maggior numero di alberi “monumentali”, dal grande valore naturalistico, si registra in provincia di Varese, con 79 esemplari, di cui alcuni fra i più altri (40 metri al tempo della rilevazione del 2014) sono un Cedro del Libano e un Liquidambar, nel Parco Caproni di Taliedo a Venegono superiore.
Molti alberi secolari anche in provincia di Como (63 censiti). Seguono le province di Milano e Brescia (con 13), Bergamo con 8, Sondrio con 7, Pavia con 5 e Mantova con 4 . Proprio a Pavia , all’Orto Botanico, c’è uno degli alberi più imponenti, un platano orientale di oltre 45 metri di altezza e di circa 7 metri di circonferenza.
Quest’anno, i grandi alberi sono stati però fortemente penalizzati dalle condizioni atmosferiche. La Coldiretti ha fatto sapere che gli alberi abbattuti dai grandi temporali recenti sono, al Nord, oltre 14 milioni. La maggior parte di essi sono faggi ed abeti bianchi e rossi. “Nei boschi dal Trentino all'Alto Adige, dal Veneto al Friuli la mancanza di copertura vegetale lascia il campo libero a frane e smottamenti in caso di forti piogge –rileva la Coldiretti – senza dimenticare gli effetti e sulla popolazione di mammiferi, uccelli e rettili che popolano i boschi e il danno economico, con ripercussioni sull'intera filiera del legno e sul turismo.”