500mo Leonardo: mostre, convegni, laboratori, teatro per ricordare il Genio

Mostre, convegni, laboratori e teatro: quale miglior modo per celebrare l’artista, lo studioso, l’ingegnere e il creatore che fu Leonardo da Vinci? A 500 anni dalla morte, la sola città di Milano -dove il genio ha lasciato più tracce di sé durante il suo passaggio in Lombardia- ha in programma iniziative per nove mesi (dal 2 maggio 2019, giorno dell’anniversario, a gennaio 2020). Le manifestazioni, che vanno sotto il nome collettivo di “Milano e Leonardo”, avranno come perno il Castello Sforzesco  -dove da Vinci  giunse nel 1482- e si avvalgono già del supporto del Comitato Nazionale appositamente istituito e di molti altri enti e realtà, locali e nazionali.

Un primo appuntamento, proprio il 2 maggio, è la riapertura al pubblico della “Sala delle Asse” al Castello, oggetto di lunghi restauri, cui si accompagneranno la mostra “Leonardo e la Sala delle Asse tra Natura, Arte e Scienza” (dal 16 maggio al 18 agosto nella Cappella Ducale) e un percorso multimediale allestito nella Sala delle Armi fino gennaio 2020, in cui si potrà osservare Milano con gli occhi di Leonardo, combinando nello stesso tessuto urbano ciò quanto si incontra oggi con ciò che non è più visibile nelle nostre strade.

Due le esposizioni anche a Palazzo Reale: “Il meraviglioso mondo della natura prima e dopo Leonardo”, dal 4 marzo al 23 giugno, e “La Cena di Leonardo per Francesco I: un capolavoro in seta e argento”, in programma dal 7 ottobre 2019 al 23 gennaio 2020, in cui sarà presentato, per la prima volta dopo il suo restauro, l’arazzo del Cenacolo oggi ai Musei Vaticani, una delle primissime copie del capolavoro leonardiano. Sempre a Palazzo Reale, tra novembre e dicembre 2019, un convegno internazionale di studi sull’ultimo decennio della vita di Leonardo, a cura dell’Ente Raccolta Vinciana, consentirà di comprendere meglio i motivi per i quali – curiosamente – nessuno dei grandi progetti cui il genio si dedicò nell’ultimo decennio di vita venne mai portato a termine.

Su una grande incompiuta insiste anche un’iniziativa della Snaitech, società proprietaria del Cavallo di Leonardo (realizzato in epoca contemporanea da Nina Akamu su disegno originale), che dal 1999 accoglie i visitatori dell’Ippodromo di San Siro: in occasione delle celebrazioni è stato selezionato un gruppo di artisti con il compito di decorare delle riproduzioni in scala del cavallo che, dal maggio a novembre prossimi, comporranno una collettiva all’Ippodromo e saranno poi posizionati in diversi punti della città.

“Leonardo da Vinci Parade” è invece la prima iniziativa realizzata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, che porta il nome del grandissimo scienziato: in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, si potrà ammirare una “sfilata” di modelli storici e affreschi di pittori lombardi del ‘500, concessi in deposito dalla pinacoteca al museo già nel 1952, in un accostamento inconsueto di arte e scienza. Sempre legato a Brera è il primo dei tre progetti speciali dedicati a Leonardo dal Piccolo Teatro: “Il miracolo della cena”, sulla tenacia di Fernanda Wittgens, storica dell’arte e, appunto, prima direttrice donna di un grande museo italiano, che per otto anni contribuì energicamente al restauro dell’Ultima Cena sfregiata dalle bombe della Seconda guerra mondiale. Il Piccolo ha poi in programma “Il volo di Leonardo”, sulla ragione del sogno leonardiano di volare, e “Essere Leonardo da Vinci. Un’intervista impossibile” (dal 2 al 5 maggio), scritto in una lingua che ricostruisce il parlato dell’epoca rinascimentale con sceneggiatura tratta da testi originali di Leonardo.

La Veneranda Biblioteca Ambrosiana, invece, terrà un ciclo di quattro mostre, la prima delle quali – sui disegni realizzati da Leonardo e dagli artisti della sua cerchia – aperta già questo dicembre. Seguiranno le esposizioni dei 23 fogli più significativi del Codice Atlantico (la più vasta raccolta al mondo di disegni di Leonardo) a marzo e a settembre 2019, intervallate da quella di altri 23 fogli del Codice databili al soggiorno francese del maestro.

Infine, zona Santa Maria delle Grazie, la più “leonardiana” di tutte a Milano. Palazzo Litta – oggi sul luogo in cui un tempo con molta probabilità sorgeva la residenza di Leonardo a Milano – presenterà per il prossimo autunno “La corte del gran maestro. Leonardo da Vinci, Charles d’Amboise il quartiere di Porta Vercellina”, per ricostruire attraverso materiale storico inedito l’aspetto del quartiere ai tempi di Leonardo. La Fondazione Stelline, invece, intende sottolineare l’innegabile influenza di Leonardo sugli artisti contemporanei con la mostra “L’Ultima Cena dopo Leonardo”, aperta da aprile a giugno.

Le celebrazioni non coinvolgeranno solo Milano, ma tutte le zone del territorio regionale in cui il grande genio ha vissuto. Il Polo Museale Regionale della Lombardia propone sin d’ora un’anteprima degli eventi con “Leonardo da Vinci: prime idee per l’Ultima Cena”, un’esposizione della raccolta di disegni preparatori al capolavoro, che è allestita fino al 13 gennaio 2019 proprio davanti all’Ultima Cena in Santa Maria delle Grazie.

Dario Romano