Lombardia, al via la raccolta del riso: previsioni su produzione e qualità

Al via la raccolta di riso in Lombardia. A darne notizia è la Coldiretti regionale sulla base di un monitoraggio sul territorio. L’Associazione Nazionale dei Coltivatori aggiunge che è previsto un calo a livello regionale fino al 10% nelle superfici coltivate, la cui stima sarà così attestata sotto quota 100 mila ettari. “In diversi casi – precisa la Coldiretti Lombardia – le operazioni scatteranno in ritardo di una decina di giorni rispetto allo scorso anno a causa delle bizze del tempo”. Il territorio maggiormente interessato alla raccolta è situato nella provincia di Pavia, dove sono presenti oltre l'80% delle risaie regionali. Seguono poi le aree delle province di Milano, Lodi e Mantova.

"Quest'anno il riso sembra bello, ma potremo essere più precisi su produzioni e rese una volta trebbiato – spiega Stefano Greppi, risicoltore con 200 ettari in Lomellina, a Rosasco (PV) – Ci preoccupano i prezzi, ancora al di sotto dei costi di produzione, e la questione delle importazioni a dazio zero dal Sud Est asiatico che non accennano a diminuire”. A tal proposito, ricorre un dato significativo riportato sempre dalla Coldiretti: “Nell'ultimo anno  le importazioni europee di riso dall'intero Sud Est asiatico sono arrivate a toccare il livello record di 367.585 tonnellate. In particolare, risultano cresciute le importazioni provenienti dal Myanmar in aumento del 76% rispetto alla campagna precedente”.

Altre voci degli imprenditori danno conferma della previsione del calo della produzione e del ritardo della raccolta in alcune zone. "La qualità del riso è buona – conferma Cesare Fedeli, che lavora 130 ettari all'interno del territorio comunale di Milano – ma la raccolta è rallentata dal fatto che le piante si sono allettate, anche quelle varietà che solitamente non danno problemi del genere. Siamo ancora all'inizio, ma prevedo un leggero calo di produzione". "Abbiamo seminato tardi e raccoglieremo in ottobre – afferma Francesco Parise, risicoltore di Porto Mantovano (MN) con 24 ettari di Vialone Nano e 11 di Carnaroli – Le piante hanno resistito alla grandine di giugno e il resto della stagione ha avuto un andamento positivo".

MV