Interrogazioni e interpellanze trattate nella seduta consiliare di martedì 5 dicembre

Alcune interrogazioni, nel question time di questa mattina in Consiglio, hanno avuto per argomento la situazione nelle case Aler relativamente alla sicurezza e all’uso anomalo che taluni occupanti fanno degli alloggi. D’iniziativa della Lega Nord (primo firmatario Pietro Foroni) l’interrogazione con cui si chiede quali misure di controllo si intendano adottare nei confronti degli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, in considerazione di alcuni fatti recenti, noti alle cronache,  che riguardano arresti e rimpatri di persone accusate di terrorismo internazionale. Il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Casa Fabrizio Sala ha risposto informando che il nucleo familiare residente a Lodi Vecchio (al centro dell’episodio di supposto terrorismo da parte di un suo componente quindicenne) è già stato dichiarato decaduto, mentre sono stati avviati i controlli al nucleo familiare di San Colombano al Lambro, dove abitava un trentasettenne marocchino rimpatriato.
A sua volta, Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) ha chiesto di conoscere quante pratiche di decadenza dal diritto di abitare le case Aler siano state avviate in Lombardia a seguito di atto criminosi. Ecco i dati sui contratti revocati negli ultimi 5 anni, per attività illecite, forniti dall’assessore  Sala: 1 caso in provincia di Milano (Bollate), 2 in provincia di Pavia, 5 in Provincia di Brescia (1 a Rezzato e 4 a Brescia), 3 nell’ambito dell’Aler di Varese Busto Como Monza (1 a Saronno, 1 a Varese , 1 a Lurago d’Erba). Nessuno alloggio interessato da attività illecite nell’Aler di Bergamo, Lecco e Sondrio. Molte delle attività illecite tuttavia, ha ricordato l’assessore, hanno luogo nelle case occupate abusivamente. De Corato ha chiesto che vengano comunicati al Consiglio dati più specifici, relativi al tipo di attività illecite.
Al centro dell’interrogazione di Chiara Cremonesi (Insieme per la Lombardia) era invece l’assegnazione di un locale Aler, in via Palmieri 1 a Milano, all’Associazione “Uniti per il Quartiere”, legata a Forza Nuova. “L’assegnazione di fatto a quel movimento politico, che risulta chiaramente da molti volantini e dalle comunicazioni della stessa Forza Nuova, suscita non poche perplessità”, ha affermato Cremonesi, ricordando diversi episodi accaduti nel quartiere, fra cui l’esibizione di striscioni contenenti insulti ai partigiani e gli incidenti  che ne sono seguiti in occasione del 25 aprile. “L’associazione titolare del contratto, dal punto di vista formale ha i requisiti corretti”, ha spiegato l’assessore Sala, “perché per statuto si dichiara associazione di volontariato senza scopo di lucro, apolitica e apartitica. Aler, a seguito delle diverse segnalazioni, -ha spiegato Sala- ha provveduto immediatamente ad inviare all’Associazione una diffida allo svolgimento di attività difformi rispetto al normale utilizzo dei locali ed è stata avviata una attività di verifica delle circostanze che possano costituire motivo di decadenza del contratto. Se le risposte di Aler saranno insoddisfacenti– ha detto il Vice Presidente che ha espresso anche la condanna della Giunta-  Regione Lombardia si attiverà con un’attività ispettiva”.

Percorsi scolastici di operatore socio sanitario

L’acquisizione del titolo di Operatore socio Sanitario, per gli studenti diplomati Tecnici Socio Sanitari, non sarebbe ancora un percorso agevole in Lombardia. Questo il tema di un’interrogazione presentata dalla Lega Nord (prima firmataria Silvana Santisi). L’argomento era già stato oggetto di una mozione approvata dal Consiglio, con cui si chiedeva di prevedere per gli studenti la possibilità di accedere direttamente all’esame finale del corso, senza ulteriore frequenza di attività formative, come già avviene in altre Regioni. “Si tratta di titoli diversi– ha spiegato nella risposta l’Assessore Valentina Aprea – il primo è un titolo di studio, equivalente alla maturità, per minorenni, mentre il secondo fa riferimento ad un percorso professionale per maggiorenni, preliminare all’inserimento lavorativo negli ospedali e nelle RSA. In assenza di una norma nazionale unitaria, abbiamo lavorato per raccordare le normative. Dal 2016 è attivo un tavolo tecnico con l’Ufficio Scolastico regionale – ha spiegato ancora l’Assessore- che lavora per identificare percorsi formativi corrispondenti al mercato del lavoro attuale”. Fra le diverse opzioni, quella di inserire (usando il criterio dell’alternanza scuola-lavoro) tirocini formativi in ospedale (al compimento del diciottesimo anno di età) e la possibilità di differenziare, nelle ultime annualità scolastiche, i programmi e di inserire percorsi dedicati, per gli studenti interessati, che valgano un credito di almeno 500 ore, equivalenti alla metà del tirocinio. Le ipotesi sono state trasmesse alla Direzione Generale Welfare, che però ha sottolineato la necessità di rendere più solide le competenze in ambito assistenziale e di cura della persona degli aspiranti tirocinanti. “Per quanto riguarda la nostra Regione – ha chiarito Aprea –  un  fattore critico sono i grandi numeri, con l’immissione di migliaia di  giovani aspiranti operatori OS sul mercato del lavoro. In questo senso bisogna lavorare sia a livello nazionale che a livello regionale

Terzo Lotto tangenziale Sud di Bergamo

Un’interrogazione del Patto Civico (primo firmatario Roberto Bruni) chiede conto dello stato del progetto definitivo del lotto Paladina Villa d’Almè della tangenziale Sud di Bergamo, il cui progetto preliminare risale al gennaio del 2008. L’assessore Alessandro Sorte ha confermato di essersi fatto  promotore, insieme al sottosegretario Ugo Parolo, di un’azione di coordinamento per sbloccare questa situazione di impasse, anche se le competenze non sono direttamente regionali, ma sono di Provincia e Anas.

Stazione FS di Casalmaggiore

Un’interrogazione del PD (primo firmatario Agostino Alloni) richiama l’attenzione sugli investimenti necessari sulla linea ferroviaria Parma-Casalmaggiore-Brescia e sulla stazione ferroviaria di Casalmaggiore. La linea, una delle poche non elettrificate della regione, ha  strutture inadeguate e materiale rotabile insufficiente. Nonostante ciò sopporta infatti un ulteriore carico di passeggeri a seguito della chiusura per motivi di sicurezza dei ponti stradali lungo il Po che collegano la Lombardia con l’Emilia. L’Assessore  Alessandro Sorte ha riferito della decisione di RFI (Rete ferroviaria Italiana)  secondo cui i servizi igienici sono stati chiusi in tutte le stazioni con meno di 500 passeggeri/giorno per problemi di vandalismo. L’Assessore ha elencato poi le possibili soluzioni, di cui Regione si fa promotrice e mediatrice, per quanto riguarda sia le passerelle da ripristinare, sia la riapertura e la sorveglianza dei servizi igienici, sia il bar (per cui c’è la disponibilità di RFI a stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito con il Comune), sia la manutenzione delle sale d’attesa. Gli investimenti per l’elettrificazione della linea avvengono attraverso il contratto di programma fra RFI e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ha informato l’Assessore, e nel contratto di programma 2017 -2020, è previsto il potenziamento della tratta fra Brescia e Ghedi. 
Alloni si è detto insoddisfatto ed ha ricordato che  il contratto di servizio con Trenord  comprende l’accordo con RFI per tenere in efficienza le stazioni e che sulla stazione di Casalmaggiore gravitano attualmente numeri di passeggeri molto vicini alla soglia dei 500 al giorno.

Costi finali del Referendum e riutilizzo dei tablet

Con l’interrogazione di Fabio Pizzul, il PD ha chiesto una rendicontazione dei costi del referendum per l’autonomia che si è tenuto lo scorso 22 ottobre, e la destinazione finale dei tablet usati per il voto.
Il Sottosegretario Alessandro Fermi ha risposto fornendo queste cifre: circa 21 milioni di euro sono stati spesi per i rimborsi a Comuni, Province, Prefetture per spese organizzative; 420.000 euro per materiale di stampa; 3,4 milioni di euro per il rimborso alle Prefetture per l’ordine pubblico;rimborso alle Corti d’Appello e ai Tribunali lombardi circa 400.000 euro; software ed apparecchiature per il voto elettronico 17.800.000 euro; comunicazione istituzionale 3.000.000 di euro. La rendicontazione è ancora in corso, ha precisato Fermi, ed una relazione sulla sperimentazione del voto elettronico è stata consegnata al Ministro dell’Interno, Marco Minniti.
Per quanto riguarda le voting machine, ha spiegato Fermi, i tablet sono stati tutti rigenerati: di essi 1500 verranno conservati per successive consultazioni elettorali e 23.000, pur restando di proprietà della Regione, saranno consegnati alle scuole,o ad altre amministrazioni che ne faranno richiesta, su domanda e fatte le necessarie verifiche. Entro metà del mese di dicembre verranno effettuati i test per l’utilizzo nelle scuole. Parzialmente soddisfatto Pizzul “perché i test saranno fatti solo nel corso del mese e non si conoscono ancora  le modalità effettive dell’assegnazione”.

Contenimento della pressione predatoria dei cormorani sulle specie ittiche lombarde

Il contenimento dei cormorani, che si stanno diffondendo in Lombardia, è l’oggetto dell’interrogazione illustrata da Antonello Formenti (Lista Maroni). Questo volatile, originario della Cina, consuma mediamente 500 grammi di pesce al giorno. E’ una specie molto resistente e tollerante ai cambiamenti ambientali,  si sta diffondendo a dismisura sulle rive di laghi e fiumi, e costituisce quindi un elemento di forte impoverimento della fauna ittica lombarda. Il sottosegretario Alessandro Fermi ha spiegato al proposito che la specie non è cacciabile e le modalità di contenimento sono solo quelle del controllo. “E’ stato valutato percorribile – ha detto Fermi – il rinnovo della strategia adottata nel quinquennio 2010/15, che potrebbe essere così rinnovata per il 2019/22, con una serie di norme per il controllo selettivo della specie in aree predeterminate delle Province di Bergamo, Brescia, Como Lecco e Varese.” Il documento con le norme di contenimento sarà inviato entro la fine di dicembre all’ ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e se avrà  parere favorevole, a norma della legge,  sarà quindi adottato dalla Giunta.

Poliambulatorio di via Ripamonti a Milano

Tutti i servizi sanitari svolti fino a ieri nel Poliambulatorio di via Ripamonti a Milano, ora chiuso, saranno trasferiti nella sede di via Rugabella, sempre a Milano. La conferma è stata data oggi dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, in risposta a un question time presentato da Eugenio Casalino (M5S).
La nuova allocazione risponde al piano di razionalizzazione delle sedi ATS di Milano – ha spiegato Gallera -. Il cambiamento non ha arrecato alcun disagio ai vecchi utenti che hanno potuto riprogrammare gli esami e le visite già prenotate. Inoltre, la sede di via Rugabella, più facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e la metropolitana, verrà ammodernata e ristrutturata con un finanziamento regionale di due milioni di euro, potenziando i servizi offerti, incluso un centro prelievi già attivo, non disponibile nella sede di via Ripamonti”.

Ospedale Mandic di Merate (LC)

Nessuna intenzione di ridimensionare il presidio ospedaliero di Merate, ma chiara volontà di accertare eventuali irregolarità commesse da due dirigenti medici, nei confronti dei quali sono stati emessi provvedimenti disciplinari. L’assicurazione viene dall’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, in risposta a un question time presentato da Raffaele Straniero (PD).
“E’ scorretto abbinare i provvedimenti disciplinari e le carenze del personale con la volontà di ridimensionare il presidio ospedaliero di Merate. Si tratta, infatti, di due questioni separate – ha spiegato l’assessore Gallera –. Per quanto riguarda la prima, a seguito di una segnalazione anonima pervenuta l’anno scorso, cui ha fatto seguito l’esame da parte di una Commissione di esterni, nelle scorse settimane  la Direzione ha provveduto ad emettere sanzioni nei confronti del primario di Ostetricia e ginecologia, Gregorio Del Boca e dell’ex direttore sanitario del Mandic, Gedeone Baraldo, ora direttore medico al Manzoni di Lecco. I provvedimenti sono ora congelati in attesa della pronunzia del Giudice del lavoro. Per quanto riguarda la situazione del Pronto Soccorso e del reparto di Pneumologia, le criticità sono da addossare alla carenza di personale imposta dai vincoli del Governo nazionale, già denunciate diverse volte in questa Aula. Da parte nostra non c’è alcuna volontà di depotenziare il presidio ospedaliero: presto seguiranno altre nomine  per dare piena effettività al nosocomio in tutte le sue funzionalità”.
Sono soddisfatto della risposta nel merito, ma meno per quanto riguarda gli impedimenti nell’attuazione – ha dichiarato il consigliere Straniero- Spero che prossimamente si possano rimuovere gli ostacoli all’attivazione del reparto di Pneumologia. La situazione dell’ospedale di Merate è una questione delicata, su cui mi auguro si possa fare presto piena luce, ma la domanda era nata spontaneamente dall’intero territorio che aveva manifestato alcune perplessità”.

Monitoraggio delle acque di falda dell’ex Autobianchi di Desio (MB)

Viene svolto regolarmente dal gestore del servizio idrico il monitoraggio delle acque di falda dell’ex Autobianchi di Desio (MB). L’assicurazione è stata data oggi dall’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi, in risposta  un’interpellanza di Gianmarco Corbetta (M5S).
Per quanto riguarda inoltre la bonifica del sito, l’assessore ha spiegato che dal 2007 tutte le competenze relative alla bonifica su di un unico Comune sono state delegate dalla Regione al Comune stesso, che le sta completando in questi giorni.
L’amministrazione comunale di Desio – ha spiegato l’assessore regionale Terzi – ci ha risposto che, se ravviserà elementi di opportunità sul monitoraggio, le ulteriori verifiche saranno espletate da Arpa per monitorare le qualità delle acque ”.
Mi fa piacere che, nonostante non si tratti di competenza regionale, ci si sia stata una proattività della Regione nei confronti del Comune”, ha commentato il consigliere Corbetta.

Biciclette, targhe e microchip

Il piano regionale per la mobilità ciclistica punta a una sempre maggior accessibilità e fruizione da parte di tutti delle due ruote, nell’ottica della sostenibilità, del minor impatto ambientale, della creazione di ciclovie turistiche. Questi gli obbiettivi illustrati dal  Sottosegretario Alessandro Fermi in risposta a un’interpellanza di Maria Tersa Baldini (Gruppo Misto – Fuxia people) in merito all’introduzione in Lombardia di targhe personalizzate e di microchip nelle biciclette. “Sono elementi molto importanti – ha detto la consigliera Baldini che l’anno scorso aveva promosso una mozione, votata a maggioranza dell’Assemblea lombarda – per garantire la reperibilità del mezzo in caso di furto e per introdurre un maggior rispetto delle norme del codice della strada anche per i ciclisti”.
Il piano regionale non prevede la creazione di un eventuale registro obbligatorio che costruirebbe un ostacolo alla diffusione di una mobilità ciclistica –ha spiegato Fermi-.  Al momento comunque l’introduzione di servizi free flow consente già una localizzazione stradale”.
Purtroppo – ha commentato la consigliera Baldini – il documento da me proposto in merito è rimasto lettera morta”.