RTT — Ambiente: la Commissione riceve in audizione i Comitati e le Associazioni su ACCAM di Busto Arsizio (VA)

No al riammodernamento (“revamping”) dell’inceneritore ACCAM di Busto Arsizio, più sostegno alla raccolta differenziata e al riutilizzo dei rifiuti. Queste le richieste avanzate oggi dai Comitati e dalle associazioni dei cittadini che vivono nei dintorni dell’impianto, ricevute in audizione dalla Commissione consiliare Ambiente.
A fronte di una situazione di eccellenza nel raccolta differenziata – che nella zona segna una media del 65%, tra le più alte in Lombardia –   l’azienda avrebbe presentato un ulteriore piano di sviluppo per l’inceneritore.

Noi chiediamo la chiusura dell’impianto e una rimodulazione più flessibile del trattamento rifiuti”, hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni che hanno anche presentato le oltre 1.500 firme raccolte in una petizione. All’incontro erano presenti Claudia Cerini di Rete rifiuti zero, Oreste Magni, Presidente Ecoistituto della Valle del Ticino, Guglielmo Gaviani, Presidente Associazione 5 agosto 1991 di Buscate e Adriano Landoni, Portavoce del Comitato inceneritore ambiente di Borsano.

Abbiamo ascoltato le informazioni e le posizioni dei comitati  – ha commentato il Presidente della Commissione – e inoltreremo le richieste alla Direzione generale Ambiente che martedì prossimo ha in programma un incontro con i rappresentanti degli  Enti locali interessati”.

Il Presidente ha inoltre ricordato la Risoluzione, votata all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso 3 dicembre, in cui venivano fissati gli indirizzi di Regione Lombardia sulla localizzazione di nuovi inceneritori. “Il documento, che era stato elaborato dalla Commissione , segna un punto fondamentale rispetto alle politiche future di Regione Lombardia sui rifiuti – ha sottolineato il Presidente –.  Si è infatti passati da una  visione di autosufficienza a livello provinciale a una visione regionale, più appropriata e omogenea. Regione Lombardia punta ad un’ulteriore valorizzazione delle raccolta differenziata, spostando l’obiettivo dal 65 al 67%, sostenendo in tal modo il quotidiano impegno di migliaia di cittadini”.     

 

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