Priorità per il territorio comasco, il Consiglio approva mozione

Il documento contiene le istanze sollecitate dal territorio in occasione della iniziativa
“100 tappe in Lombardia” che ha permesso di incontrare istituzioni, cittadini e realtà sociali e imprenditoriali

Le istanze sollecitate dal territorio comasco in occasione dell’iniziativa “100 tappe in Lombardia” sono da oggi contenute ufficialmente in un documento di indirizzo politico, una “carta delle priorità” che il Consiglio regionale ha approvato oggi mettendo a frutto gli elementi raccolti durante la giornata di lavoro svoltasi a Como.
Quella relativa a Como è una delle prime otto mozioni discusse e approvate oggi
riguardanti il tour “100 tappe”.
“Le mozioni discusse e approvate oggi – ha dichiarato il Presidente del Consiglio
regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo – sono il primo e importante esito
operativo degli incontri che i consiglieri regionali hanno avuto sul territorio. Abbiamo
registrato nero su bianco le priorità indicate da ogni singola provincia durante il nostro
viaggio all’interno del territorio e con ciò il Consiglio regionale esplicita l'invito alla Giunta a
inserire nei propri documenti di programmazione e nelle proprie decisioni operative una
serie di temi prioritari indicati dalle istituzioni e dai cittadini. Il Consiglio regionale non deve
rimanere chiuso nel palazzo, ma deve uscire, incontrare e ascoltare chi vive sul territorio
e con loro individuare le priorità d’intervento. Il viaggio in 100 tappe continua nei
capoluoghi delle altre province e negli altri comuni. Voglio ringraziare i consiglieri che
hanno partecipato a queste visite sul territorio e hanno lavorato a tradurre gli esiti in
queste mozioni. Questo è un segno che vale più di mille parole: il Consiglio regionale
lavora nella direzione dell'ascolto e del confronto dalla quale nascono le migliori risposte”.
Le mozioni si richiamano in particolare allo Statuto d’Autonomia della Regione che,
all’articolo 14 stabilisce che il Consiglio regionale “concorre alla determinazione
dell’indirizzo politico regionale” ed evidenzia che lo stesso “esercita altresì la funzione di
controllo dell’attuazione delle leggi e di valutazione delle politiche regionali”.
Il documento su Como (primo firmatario Daniela Maroni, Maroni Presidente), approvato
con 50 voti a favore e 8 contrari, invita la Giunta ad intervenire sul processo di
regionalizzazione della navigazione sui laghi, a proseguire l’iter per l’istituzione delle Zone
economiche speciali (ZES) per le aree di confine con la Svizzera, a riqualificare la
stazione di Como-San Giovanni, da tempo in uno stato di forte degrado e infine a
realizzare il Campus universitario San Martino.
La mozione chiede inoltre di realizzare e di sostenere i progetti della Variante delle
Tremezzina e del secondo lotto della Tangenziale di Como. Fortemente critico su
quest’ultimo punto si è dichiarato il consigliere Stefano Buffagni (M5S), tanto da chiedere
una votazione separata su questo passaggio perché interventi considerati “troppo invasivi”
per l’ambiente. Non essendo stato accolto dall’Aula lo stralcio, il gruppo ha votato “no” al
documento.
Un emendamento del capogruppo PD, Enrico Brambilla, introduce nella mozione il
principio che queste indicazioni provenienti dal territorio diventino strumenti di
aggiornamento per il Piano regionale di Sviluppo del 2015.
Nel corso del dibattito sono intervenuti Luca Gaffuri (Pd) per riaffermare quanto siano
prioritari gli interventi alla stazione ferroviaria e la regionalizzazione della navigazione sul
lago di Como; Dario Bianchi (Lega Nord) per sottolineare l’esigenza di non dimenticarsi
dei gravi problemi creati da mancanti interventi di ammodernamento dalla Statale
“Regina”; Francesco Dotti (FdI) su quanto siano positivi gli incontri diretti con i soggetti
direttamente interessati a risolvere i problemi del territorio; Alessandro Fermi (FI)
ricordando che già Regione Lombardia è intervenuta a Como per il Lungolago della città e
la stazione di Como-Camerlata e augurandosi che prima della fine della Legislatura
almeno un terzo di quanto contenuto nella mozione possa essere realizzato.
La giornata di lavoro in Consiglio prosegue con il dibattito e il voto sui documenti relativi
alle altre province visitate nell’ambito dell’iniziativa “100 tappe”.
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Giulio Rezzola
Redattore Struttura Stampa
Regione Lombardia – Il Consiglio
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