Giornata nazionale contro bullismo e cyber bullismo, Corecom Lombardia presenta “Sportello Help Web Reputation Giovani”

L’evento si è svolto a Roma in occasione del Safer Internet Day 2017

 

Milano, 7 febbraio 2017 – Anche il Corecom Lombardia si mobilita in occasione del Safer Internet Day 2017, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete promossa dalla Commissione Europea. A Roma, nel corso dell’evento “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”, la Presidente Federica Zanella ha presentato lo Sportello Help Web Reputation. “La nostra iniziativa -ha detto Zanella oggi a Roma- rappresenta un servizio unico di aiuto che ha già dato risposte concrete  a molti ragazzi e ragazze anche in situazioni davvero complesse e problematiche. Siamo stati in grado di risolvere più dell’80 % delle richieste che ci sono pervenute facendo comprendere che le istituzioni sono al fianco dei giovani. Il nostro compito prioritario è far sentire che ci siamo quotidianamente e non soltanto quando si accendono i riflettori su qualche caso di cronaca. E che ci sono alternative concrete all’isolamento e anche a eventuali atti estremi. Molti dei dati che sono stati presentati oggi , tra cui il fatto che i tre quarti degli adolescenti pubblicano disinvoltamente sui social video e foto personali fanno capire quanto essenziale sia un’incisiva opera di prevenzione. E anche sotto questo profilo, con i 450 corsi che hanno coinvolto 20000 studenti , credo che il Corecom della Lombardia abbia svolto un’azione davvero significativa e importante”.

La giornata nazionale anti bullismo è promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e ha visto gli studenti, gli istituti scolastici e i partner che hanno aderito all’iniziativa rilanciare attraverso i loro canali di comunicazione la clip “Un nodo blu”, simbolo della lotta delle scuole italiane contro il bullismo.

L’evento si è tenuto a Roma, negli spazi espositivi dell’ex Caserma Guido Reni, dove è stata allestita una particolare “cittadella” messa a disposizione di studentesse e studenti per dialogare con Istituzioni ed esperti del settore, dopo il saluto della Ministra Valeria Fedeli

 

I dati che descrivono la gravità del fenomeno

 

La vita dei ragazzi sui social, in particolare di quelli di età compresa tra i 14 e i 18 anni, è stata oggetto di un’indagine sull’hate speech affidata da Generazioni Connesse a Skuola.net e all’Università degli Studi di Firenze.

Dalla ricerca emerge che il 40% degli intervistati dichiara di trascorrere on line più di 5 ore al giorno. Whatsapp si conferma il “gigante” degli scambi social fra gli adolescenti (80,7%), seguito da Facebook (76,8%) e Instagram (62,1%). Per quanto riguarda il controllo della veridicità delle notizie on line, il 14% degli intervistati dichiara di non controllare mai se una notizia sia vera o falsa, un comportamento – mette in evidenza la ricerca – che rende i ragazzi “facilmente preda di titoli sensazionalistici e ‘bufale’ che possono fomentare reazioni poco ragionate e forse guidate da sentimenti di rabbia e di odio”. Un altro importante dato da evidenziare è quell’11% di ragazze e ragazzi che dichiara di approvare insulti rivolti a personaggi famosi in virtù di una più generale “libertà di esprimere ciò che si pensa” e un 13% a cui è capitato di insultare un personaggio famoso on line. Stesso discorso sui commenti pesanti rivolti ai coetanei dove si conferma l’effetto di disinibizione dello “schermo” nel facilitare comportamenti che non verrebbero messi in atto così facilmente se si fosse di fronte all’altra persona.

 

 

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