ARAC: parere favorevole dalla Commissione Affari istituzionali alla delibera organizzativa

La Commissione consiliare Affari istituzionali, presieduta da Carlo Malvezzi (Lombardia popolare), ha espresso oggi parere favorevole all’atto di Giunta, illustrato da Stefano Bruno Galli (Lista Maroni), che definisce la struttura organizzativa, la sede e le risorse professionali di ARAC, l’Agenzia regionale anti corruzione istituita dalla legge regionale nel marzo 2016. A favore del provvedimento, che ora torna all’esame della Giunta regionale per l’attuazione definitiva, si sono espressi i gruppi di maggioranza (FI, Lega Nord, Lombardia popolare, Lista Maroni e Fratelli d’Italia). Contrari PD, Patto civico e SeL. Non hanno partecipato al voto i consiglieri del Movimento 5 stelle. “L’istituzione di ARAC è stato un atto coraggioso da parte di Regione Lombardia -ha sottolineato il Presidente Malvezzi-. La deliberazione di oggi segna un primo passo, ancora migliorabile, che saprà comunque garantire a tutti i cittadini lombardi che ARAC opererà in modo autorevole, indipendente ed efficace”. Intervenendo in merito al tema dell’indipendenza dell’organismo, Stefano Bruno Galli ha voluto sottolineare che “sono state sollevate polemiche senza fondamento e giudizi sommari e frettolosi. Con l’atto deliberato oggi ARAC potrà procedere nei lavori che insieme valuteremo come Consiglio fra 12 mesi”.

La proposta prevede a regime una dotazione organica di 6 persone (1 dirigente, 4 funzionari, categoria D; 1 assistente, categoria B/C) alle dipendenze funzionali di ARAC. L’Agenzia avrà sede al 28° piano di Palazzo Pirelli, potrà disporre autonomamente della dotazione finanziaria (1MLN di euro per il 2017) e potrà attivare, nel rispetto delle procedure normative previste e nel rispetto del budget assegnato, incarichi di collaborazione per profili di alta specializzazione. 

Particolare interesse è rivolto al mondo accademico: a tale proposito l’ARAC promuove e organizza stages riservati a laureandi, laureati e dottorandi in materie giuridiche, economiche e finanziarie, stipulando anche convenzioni con gli atenei della regione.

Sostegno convinto alla delibera è venuto dal capogruppo della Lega Nord, Massimiliano Romeo, che ha precisato che “ARAC vuole esser uno strumento di supporto ad ANAC. Regione Lombardia mette a disposizione dell’Agenzia nazionale uomini e risorse. La sua istituzione è pertanto un motivo di orgoglio, le polemiche sono pretestuose”.

Anche Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) ha voluto ricordare che “ARAC è stata votata dal Consiglio regionale, mentre l'ANAC di Cantone è stata decisa in autonomia dal Governo senza che il Parlamento potesse decidere alcunché. Non solo. Votare contro l'ARAC è una mancanza di rispetto verso i suoi componenti, che sono persone e professionisti stimati e autonomi. Basti pensare al Presidente Dettori, ex magistrato che si è distinto per importanti inchieste durante la sua carriera, e a Giovanna Ceribelli, la cui autonomia e trasparenza è nota a tutti sopra ogni dubbio. A questo si aggiunge, come diciamo fin dall'inizio, che più organi di controllo ci sono e meglio è. Per questo oggi in Commissione abbiamo votato a favore”. Critiche, invece, le minoranze, che hanno votato contro. Secondo Fabio Pizzul (PD), pur elogiando l’impegno verso la lotta alla corruzione, “l’atto di oggi nasce da un vizio originario e mostra tutti i limiti per quanto riguarda l’indipendenza di ARAC. Si tratta di un investimento che difficilmente otterrà gli obiettivi annunciati”. “Abbiamo cercato di avanzare proposte migliorative – ha dichiarato Daniela Mainini, consigliera del Patto civico – ma è evidente che non avendo personalità giuridica, ARAC non potrà garantire l’indipendenza necessaria per effettuare i controlli”. “Non è un giudizio sulle persone che la compongono né sul loro operato – ha precisato Chiara Cremonesi, SEL – ma si deve prendere atto che ARAC non ha autonomia e quindi si prefigura come organismo diverso da quello originariamente pensato”.

Annunciando la non partecipazione al voto del Movimento 5 Stelle, Iolanda Nanni ha spiegato che “si era partiti da un intento condivisibile ma che purtroppo si sta rivelando un enorme spreco di risorse pubbliche che potevano essere meglio destinate”.

La Commissione tornerà ad occuparsi di ARAC settimana prossima quando, in seduta congiunta con la Commissione speciale Antimafia, sarà illustrata la Relazione di ARAC. Alla riunione parteciperà anche il Presidente di ARAC, Francesco Dettori.