Esenzione dalla tassa automobilistica e sostituzione dei veicoli inquinanti: le indicazioni emerse dall’analisi valutativa

La ricerca è stata illustrata nella riunione congiunta del  Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione e della Commissione consiliare Bilancio

 

 

Milano, 26 ottobre 2016 – Esenzione dalla tassa automobilistica e sostituzione dei veicoli più inquinanti: c’è un rapporto diretto e con quali conseguenze tra questi due fatti? In che modo le politiche regionali devono tener conto delle esperienze avviate o concluse su questi temi? Sono questi i contenuti della “Missione valutativa” illustrata nel corso della riunione congiunta del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, presieduto da Riccardo De Corato (FdI), e della Commissione consiliare Bilancio, presieduta ad Alessandro Colucci (Lombardia Popolare). Al centro del lavoro l’impatto di due misure varate da Regione Lombardia: l’esenzione per tre anni dal pagamento della tassa automobilistica in caso di rottamazione del vecchio veicolo e contestuale acquisto di uno nuovo meno inquinante e l’esenzione totale della tassa di circolazione per tutti i ciclomotori. La prima agevolazione era stata adottata da Regione Lombardia nel 2014 ed era stata estesa al 2015, e non più presentata per il 2016, mentre è ancora in vigore quella per i ciclomotori. Relatori del documento i consiglieri Silvana Santisi Saita (Lega Nord) e presente per l’ultima volta Umberto Ambrosoli (Patto civico).

Alla luce dei dati e delle informazioni raccolte, viene evidenziato che se in futuro la misura dovesse essere riproposta sarebbero necessarie alcune modifiche: allargare l’esenzione anche per l’acquisto dei diesel Euro 5 e per i veicoli usati (o almeno di quelli km 0) ma con le stesse caratteristiche; semplificare la procedura di adesione delle imprese. Per quanto riguarda l’esenzione dalla tassa di circolazione per i ciclomotori lo studio ipotizza una revisione della norma per adeguarla al principio “chi inquina paga”.

 

Abbiamo inquadrato la situazione – ha commentato il Presidente De Coratoe proseguiremo i nostri lavori valutando questi dati e fornendo suggerimenti alla Giunta”. “Le indicazioni contenute nella ricerca offrono spunti interessanti – ha sottolineato il Presidente Colucci -. Gli incentivi non vanno abbandonati ma migliorati”.

 

Inizialmente, per l’attuazione della misura erano state ipotizzate minori entrate per 12 milioni di euro per ciascuno dei tre anni di esenzione, ma la partecipazione alla misura è stata limitata: nel periodo gennaio 2014 – settembre 2015 le sostituzioni che hanno beneficiato dell’esenzione sono state 4.647, di cui solo 26 autocarri, per un mancato introito della tassa pari a 789.032 euro. In questo periodo sono stati rottamati prevalentemente veicoli a gasolio di classe Euro 2 o 3. Pochi anche i veicoli molto inquinanti (Euro 0 o 1) rottamati, anche perché meno presenti sulle strade. Le rottamazioni incentivate rappresentano circa il 2% di tutte le rottamazioni avvenute in Lombardia.Tre le principali cause, il contesto di crisi economica, la bassa entità del risparmio ottenuto (in media 600 euro in tre anni) rispetto al prezzo del veicolo nuovo da acquistare, l’obbligo di comprare veicoli nuovi e non anche usati con le stesse caratteristiche di emissioni e cilindrata.

 

DATI: Il parco veicolare lombardo è uno dei più “puliti” d’Italia, dato che le auto di categoria Euro 4 o superiore sono il 63% contro il 55% della media nazionale. Rispetto al tipo di carburante, la Lombardia è una delle poche Regioni italiane dove prevalgono le auto a benzina (55%) e questa quota è superiore non solo alla media italiana, ma anche a quella europea. In Lombardia le auto meno inquinanti alimentate a carburanti alternativi (metano, GPL, ibrido ed elettrico) sono il 6,8%, meno della media nazionale (8,3%), ma molto di più della media europea (4,9%). Il parco veicolare italiano sta diventando sempre più vecchio: per la prima volta l’età media dei veicoli ha superato la media europea. Di conseguenza, rallenta la diminuzione delle emissioni inquinanti. È sempre più urgente quindi lanciare nuove e più efficaci politiche antismog.

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