“Fermare la spirale di guerra e violenza ad Aleppo”

Più diplomazia e mediazione per fermare la spirale di guerra e violenza in Siria e in particolare ad Aleppo, città assediata dove i più colpiti sono i civili a cominciare dai bambini, e sostegno a iniziative concrete portate avanti dalle realtà lombarde che operano in questa terra. L’SOS arriva dal Consiglio regionale che ha approvato all’unanimità una mozione urgente firmata da tutti i capigruppo, e con primo firmatario il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, con la quale si condanna anche con fermezza “la spirale di violenza e terrore” e che auspica “un intervento internazionale per difendere e tutelare Aleppo, oramai sempre più paragonabile a una Sarajevo del XXI secolo”. Il documento definisce la città siriana di Aleppo “città martire, nella quale i cittadini e i civili sono le prime vittime inermi”. “Il Consiglio regionale ha attivato ormai un canale di dialogo e di intervento con questa terra colpita e martoriata: la Lombardia è vicina al popolo siriano e a coloro che, uomini e donne di buona volontà, operano in questo settore. Il nostro obiettivo è sostenere le iniziative delle Associazioni e ong lombarde presenti nel territorio siriano per garantire la massima disponibilità a fornire servizi e aiuti umanitari e assicurando il sostegno necessario ai richiedenti asilo che fuggono dal conflitto”, ha affermato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo.

La mozione – che richiama il cofinanziamento di 300 mila euro assegnato dal Consiglio regionale a Padre Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo, per un progetto presentato dall’associazione “Pro Terra Sancta” nell’ambito di un obiettivo di cooperazione internazionale – impegna il Presidente della Giunta e del Consiglio regionale ad azioni presso le istituzioni internazionali, in particolare l’Onu. Tra gli obiettivi: togliere embargo e sanzioni alla Siria per favorire l’aiuto e il soccorso ai civili e favorire così il lavoro di soccorso delle associazioni umanitarie e delle ONG cooperanti; fermare il traffico di armi; sostenere l’azione delle associazioni e ONG lombarde che stanno operando in Siria, assicurando al tempo stesso il sostegno necessario ai richiedenti asilo che fuggono dal conflitto. Secondo gli ultimi dati, in Siria i morti causati dal conflitto – dati inizio 2016 – sono 470 mila. Si stima che l’11,5% della popolazione sia stata uccisa o ferita e che il 45% della popolazione abbia perso la casa. Gli sfollati sono circa 6,5 milioni. Secondo l’Unicef ad Aleppo solo nell’ultima settimana sono stati uccisi 96 bambini. Ad Aleppo ovest il 90% delle persone vive sotto la soglia di povertà.