Risanare il bacino del fiume Olona: risoluzione unanime della Commissione Ambiente

Il  risanamento del bacino  dell’Olona   deve essere fra le priorità della regione Lombardia: questo l’impegno che la Commissione ambiente sollecita, rivolgendosi alla Giunta con una risoluzione unanime che sarà votata in Consiglio nella seduta del 30 luglio. 
Il documento approvato questa mattina è frutto del lavoro di tre mesi, durante i quali la Commissione ha consultato le istituzioni locali, le associazioni e gli stakeholders dei territori del bacino del fiume, che interessa le Province di Varese, Como e Milano
Arpa Lombardia ha infatti monitorato lo stato ambientale del fiume dal 2001 e il quadro che ne emerge è estremamente critico. 
Nel 2004-2005, in particolare, sono stati censiti oltre 1400 scarichi diretti nel corpo idrico del bacino Olona- Bozzente – Lura. 
L’indagine “Progetto Fiumi” (2010/2012) ha inoltre fatto emergere che nel periodo dicembre 2011/ febbraio 2012 gli scarichi del depuratore di Varese hanno costituito circa il 40% della portata complessiva del fiume, mentre se si includono anche gli apporti dei depuratori di Gornate Olona, Cairate e Olgiate Olona, gli scarichi dei depuratori costituiscono il 60% della portata del fiume quando è “in secca” (il fiume ha una portata naturale piuttosto modesta in alcuni periodi dell’anno e questo riduce ulteriormente la sua capacità autodepurativa) Mentre  gli impianti consortili di depurazione presentano in quasi tutti i casi problemi di obsolescenza, carenze di manutenzione e inadeguatezza tecnologica, esistono tuttora emissioni dirette di reflui fognari nel corpo idrico (si calcola nella misura del 10%). 
A questo si aggiunge la mancanza di separazione, che si verifica in molti casi, fra reti di acque “bianche” e acque “nere” e la presenza di scarichi industriali in deroga che vanno direttamente nelle fognature.
Le procedure comunitarie di infrazione prevedono una multa di 10 milioni di euro per ogni mancato depuratore e di 200.000€/giorno per il ritardo nell’assolvimento degli obblighi, se non sarà raggiunta la classificazione di “corpo idrico buono” entro il 2027.

Per tutte queste ragioni ,  come ha sintetizzato il Presidente della Commissione Ambiente Luca Marsico, gli interventi economici per il risanamento del bacino idrico devono essere prioritari, anche rispetto alla promozione della fruibilità del fiume: “Il tipo di intervento e il metodo   adottati da questa commissione vanno replicati anche su altri territori.” Ha detto Marsico, che ha aggiunto:” La nostra funzione e il nostro lavoro non finiscono qui e, al proposito,  sarà determinante l’impegno della Giunta nel fornire l’adeguata informazione
 

La risoluzione sollecita quindi l’esecutivo a reperire ulteriori risorse finanziarie, a richiedere ( in sede di Conferenza Stato regioni) che gli interventi di risanamento effettuati dagli Enti locali siano esclusi dal rispetto del Patto di stabilità, a riconoscere nel Contratto di Fiume Olona – Bozzente -Lura lo strumento strategico di pianificazione degli interventi, associandogli una “cabina di regia” da costituirsi. Si richiama anche l’attenzione sulla necessità di attivare corsi e programmi di sensibilizzazione e di mantenere un costante flusso informativo con la Commissione Ambiente, per consentire il monitoraggio della situazione.