62 le segnalazioni sul tavolo dell’Autorità, il 60% è relativo a contese famigliari
2500 i minori lombardi affidati a comunità a causa di questi dissidi
Presentate le opere realizzate a Gratosoglio e Rozzano con il progetto “Artàmica”
Milano, 28 luglio 2016 – Sono 2500 i minori in Lombardia affidati a comunità a causa dei conflitti tra genitori. Un dato che si rispecchia anche nel primo report di Massimo Pagani, Garante regionale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che ha presentato il primo rapporto dell’attività svolta tra aprile 2015 e giugno 2016.
Sul tavolo dell’Autorità regionale sono arrivate 62 segnalazioni: 38 relative a conflitti tra genitori, altre 18 dove le contese famigliari si sommano alle difficoltà di relazionarsi con i Servizi sociali territoriali; 3 le pratiche per il diritto alle cure sanitarie, 2 denunce di presunti abusi sessuali e 1 richiesta di intervento da parte di alcune comunità Rom di Milano in seguito allo sgombero dei campi abusivi.
Il Garante si è inoltre relazionato con il Provveditorato agli studi della Lombardia per ricordare la necessità del consenso dei genitori su attività extracurriculari (in conferenza stampa si è fatto riferimento ad educazione alla affettività e tema gender), ha incontrato 250 studenti di Rho sul problema del bullismo e cyberbullismo, sta collaborando con il Garante nazionale e alcuni omologhi regionali (Campania e Calabria in primis) per uniformare attività e procedure.
“Il problema che oggi mette più a rischio i diritti dei minori in Lombardia è l’alta conflittualità dei genitori in moltissimi casi di separazione non consensuale – spiega il Garante, Massimo Pagani – Questo si traduce in sofferenza quotidiana per moltissimi bambini e ragazzini e, nei casi più estremi, nell’allontanamento dalla famiglia e l’affidamento ad una comunità. Il messaggio che mando alla politica è l’auspicio di una svolta culturale, un’educazione alla relazione e alla risoluzione dei conflitti che deve partire fin dalle scuole, dall’adolescenza”.
“L’allontanamento dei minori dalle famiglie, oltretutto, costa alla Lombardia 130 milioni ogni anno – ha sottolineato il Consigliere Antonio Saggese, intervenuto in qualità di vice presidente dell’associazione Papà Separati Lombardia – E’ necessario sviluppare protocolli e linee guida che portino i servizi di assistenza a mantenere i minori presso le famiglie, privilegiando l’affiancamento di tutor o mediatori rispetto all’affidamento alle comunità”.
Alla conferenza erano presenti anche gli artisti Paolo De Cuarto e Pedro Fiol che aderiscono al progetto “Artàmica”, promosso dal Garante regionale per avvicinare i minori all’arte e all’educazione civica, partendo da quartieri e città più problematiche. In sala erano presenti le opere realizzate in occasione di due laboratori nel quartiere milanese di Gratosoglio e nel comune di Rozzano (MI).
Infine l’annuncio che, per il primo anno, il prossimo 20 novembre a Palazzo Pirelli verrà organizzata una serie di iniziative per celebrare la Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
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Massimiliano Capitanio
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