Riforma Titolo V, le proposte del Consiglio regionale della Lombardia

Regione Lombardia si esprime a favore del superamento del bicameralismo paritario, della riduzione del numero dei parlamentari e dell’istituzione del Senato delle Regioni e delle Autonomie. In uno spirito di leale collaborazione, intende però presentare un proprio contributo sulle riforme, raccogliendo in particolare gli esiti degli approfonditi dibattiti avvenuti in Consiglio regionale e all’interno delle Conferenze delle Regioni e delle Assemblee legislative regionali.

Inizia così l’ordine del giorno sul tema delle riforme (primi firmatari i Presidenti del Consiglio e della Giunta regionale) approvato in serata a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale e che contiene i punti principali della “posizione lombarda”.

Il documento fa emergere i molti contenuti condivisi emersi nei dibattiti in Aula e nelle commissioni consiliari, che vengono proposti come migliorativi del testo di base del Governo.
Questi i punti prioritari messi in evidenza nella discussione generale che ha preceduto il voto del Consiglio regionale: conservare il nome Senato delle Regioni e delle Autonomie; parametrare la ripartizione dei seggi alla popolazione delle Regioni, garantendo anche a quelle più piccole la componente eletta; eliminare l’integrazione del Senato con membri nominati; riformulare il riparto di competenze tra Stato e Regioni previsto dall’art. 117 della Costituzione attraverso una revisione di alcune delle materie che il testo del Governo, nella versione approvata, ha riportato alla competenza esclusiva dello Stato ed eliminando, nel contempo, la “clausola di supremazia” considerata non accettabile e largamente invasiva delle competenze regionali.

La posizione lombarda sarà portata dai Presidenti di Giunta e Consiglio regionale in ogni occasione in cui la voce delle regioni verrà ascoltata nelle sedi istituzionali nel corso dell’iter parlamentare e verrà trasmesso a tutti i Consigli regionali, all’Anci nazionale e regionale e al Cal.
Allegato all’ordine del giorno, anche una formulazione della proposta sotto forma di emendamenti puntuali per rendere più immediato il lavoro dei parlamentari che volessero rappresentare la posizione di Regione Lombardia. A questo fine il documento sarà condiviso in un incontro con i Deputati, Senatori e membri del Governo eletti in Lombardia.

Nel documento, infine, viene sottolineato che il processo di riforme deve rappresentare la spinta a riprendere il progetto di un regionalismo responsabile e cooperativo, rafforzando i valori della sussidiarietà, dell’autonomia, del decentramento e della proporzionalità. In questa ottica – si legge nell’ordine del giorno – la tendenza al ri-accentramento dei poteri non può essere considerata la soluzione per il futuro.

Il Consiglio regionale si è chiuso per mancanza del numero legale e proseguirà i lavori domani a partire dalle ore 10, con le votazioni riguardanti gli altri documenti sul tema delle riforme costituzionali.