Aggiornato il Piano cave di Varese

Con 58 si (FI,LN,Lista Maroni,NCD,FdI,Gruppo Misto,PD e Patto Civico) il Consiglio ha approvato la proposta di atto amministrativo di aggiornamento del piano cave provinciale di Varese.Non hanno partecipato al voto i consiglieri del Gruppo M5S “ in quanto – ha detto Giampietro Maccabiani –  è da inizio legislatura che riteniamo la metodologia dell’approvazione di questi atti non consona alle modalità stabilite dalla UE che richiedono la procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) prima dell’esame dell’atto.

Il documento approvato stabilisce la possibilità di un’escavazione complessiva di 26.035.000 metri cubi per il settore sabbia e ghiaia (24.857.000 negli 8 Ambiti Territoriali Estrattivi, 1.178.000 nelle 8 cave di recupero), 3.989.000 metri cubi di calcare (da un solo ATE), 412.000 metri cubi di pietre ornamentali (da un solo ATE), 1.639.000 metri cubi di pietrisco in una cave di recupero. Il Piano cave originario, approvato nel 2008, consentiva di produrre per il settore sabbia e ghiaia un totale di 29.341.000 metri cubi da otto ATE e altrettante cave di recupero; per il calcare 4.927.000 metri cubi da due ATE; per le pietre ornamentali 920.000 metri cubi da un ATE; per il pietrisco 4.351.000 metri cubi da due cave di recupero.

 “L’iter per l’aggiornamento del Piano era formalmente iniziato nel 2013 – ha detto il relatore Roberto Anelli (LN) –in risposta ad un contenzioso sul mancato rispetto di una Direttiva CEE. In seguito alla revisione sono state apportate modifiche o vincoli ad alcuni ATE e cave di recupero per la riduzione dei quantitativi di materiali estraibili oltre all’aggiornamento di norme tecniche”.