La campagna di comunicazione sanitaria sul trattamento tempestivo dell’ictus, promossa nel dicembre del 2013 dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione del Consiglio regionale nell’ambito del progetto CAPIre, in collaborazione con la Giunta regionale, è stata al centro oggi dei lavori dell’AIV, l’Associazione Italiana di Valutazione che ha tenuto i suoi lavori presso l’università La Sapienza di Roma. La Lombardia viene presa come esempio sui processi valutativi delle iniziative . La campagna, che aveva coinvolto 100 mila famiglie lombarde, formate almeno da un componente con età compresa tra i 65 e gli 85 anni, mirava a educare a un comportamento corretto di reazione di fronte a un evento ischemico, evidenziando come sia strategico ai fini della vita e delle cure più appropriate, l’intervento nelle prime tre ore dal manifestarsi dell’ictus. La campagna si è svolta in varie fasi, la prima delle quali è stata l’invio di una lettera alle famiglie individuate con la quale si evidenziavano informazioni utili a riconoscere i sintomi ischemici, dunque ad agire tempestivamente attraverso il 118. Ai fini dell’efficacia dell’indagine, era stata avviata poi una sperimentazione con un gruppo di controllo randomizzato . I dati emersi sono stati molteplici. Si è constatato infatti che sono sempre tante le persone che anziché fare ricorso al 118 si presentano con mezzi propri direttamente al pronto soccorso. Uno degli effetti più importanti che la campagna ha avuto è stata la riduzione dei tempi di arrivo in ospedale e della tempestiva somministrazione dei dovuti trattamenti farmacologici. Lo studio ha inoltre fornito indicazioni per migliorare l’efficacia comunicativa delle future campagne di sensibilizzazione.
- 21 Aprile, 2016
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano