L’Assemblea ha preso atto anche della Relazione 2015 sugli organismi partecipati predisposta dalla Corte dei Conti
Milano, 10 novembre 2015 – Il Consiglio regionale ha approvato questo pomeriggio con 34 voti a favore e 23 astenuti il bilancio consolidato 2014, composto dai conti economici e dallo stato patrimoniale di tutte le realtà facenti parte del “Gruppo Amministrazione Pubblica” di Regione Lombardia, come gli enti e gli organismi strumentali, le aziende e le società controllate e partecipate.
“Regione Lombardia ha aderito alla sperimentazione prevista dal Governo nazionale in tema di armonizzazione dei propri sistemi contabili –ha spiegato il relatore del provvedimento e presidente della Commissione Bilancio Alessandro Colucci (NCD)- e il bilancio consolidato costituisce uno strumento utile per controllare, programmare e gestire il proprio patrimonio pubblico. Il Collegio dei Revisori, esprimendo il proprio parere favorevole sul bilancio consolidato 2014, ha sottolineato significative azioni di miglioramento rispetto all’esercizio dell’anno precedente”.
Il Consiglio regionale ha quindi preso atto dalla Relazione 2015 al Parlamento sugli organismi partecipati degli Enti territoriali predisposta dalla Corte dei Conti: questo documento, di cui era relatore Stefano Buffagni (M5Stelle), focalizza l’indagine della Corte sui risultati economici e finanziari delle società partecipate e sull’impatto sui bilanci causato dalle esternalizzazioni. La Relazione documenta come Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Toscana e Lazio siano nell’ordine le Regioni con il maggior numero di partecipazioni fuori regione, mentre al Sud il fenomeno è circoscritto alle sole regioni Abruzzo e Campania. L’analisi della gestione finanziaria dimostra una prevalenza dei debiti sui crediti in tutti gli organismi oggetto dell’indagine con un quoziente di indebitamento molto più elevato nelle regioni del Sud e con l’Umbria che presenta il valore più alto. Da registrare infine che negli organismi a totale partecipazione pubblica l’incidenza del costo del personale resta secondo la Corte dei Conti ancora troppo elevata, in particolare nelle regioni Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Nel suo intervento l’Assessore all’Economia Massimo Garavaglia ha sottolineato come, mentre la Lombardia ha sempre i conti in ordine, “troppo spesso invece il Governo interviene per porre rimedio ai disavanzi di altre regioni, buon ultima la Sicilia, per la quale sono stati appena stanziati 500 milioni di euro per coprire alcuni buchi di bilancio”.
Aurelio Biassoni
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