Il turismo della Lombardia guarda al futuro. Oggi il Consiglio regionale ha approvato il piano per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività, ossia lo strumento di aggiornamento della politica turistica regionale per l’esercizio delle funzioni di programmazione, indirizzo e coordinamento con l’obiettivo di migliorare la competitività e attrattività della destinazione Lombardia. Il provvedimento, di cui è relatrice la Consigliera Silvia Scurati (Lega) ha validità triennale e individua: l’analisi del contesto internazionale e nazionale e i trend del settore; lo stato di fatto delle politiche attivate dalla Regione negli anni precedenti; gli obiettivi e le linee principali di sviluppo e di intervento.
Processo di partecipazione – La strategia di Regione Lombardia nasce da un importante percorso di costruzione partecipata con i soggetti del territorio coinvolti, a diverso titolo, nell’ecosistema del turismo regionale. Si sono infatti svolti una serie di incontri con i referenti territoriali dei componenti del Tavolo regionale per le politiche turistiche e dell’attrattività, nonché con gli assessori dei comuni capoluogo, con le maggiori università lombarde, fondazioni, gestori degli aeroporti ed altri stakeholder potenzialmente coinvolti nel processo, Inoltre, è stata lanciata una consultazione pubblica sulla piattaforma Open Innovation, articolata in due questionari rivolti rispettivamente a cittadini e imprese/professionisti del settore turistico, che ha raggiunto un’ampia platea di destinatari raccogliendo, in poco più di 2 mesi (luglio- settembre 2022), oltre 1300 contributi da operatori del settore e cittadini. Questo percorso ha fatto emergere le priorità su cui puntare per rilanciare il turismo in Lombardia, le opportunità che si intendono cogliere e le lezioni apprese nel triennio appena trascorso, compresi i punti di forza e le aree suscettibili di miglioramento/potenziamento nella pianificazione e attuazione delle politiche specifiche per il settore. Il turismo sta iniziando un nuovo ciclo, seppur segnato dagli avvenimenti di quest’ultimo biennio, e il piano in oggetto è stato impostato per preparare il sistema turistico lombardo a sfruttare le nuove opportunità e a posizionare la Lombardia come prima meta turistica.
“Il triennio appena trascorso – ha osservato la relatrice Scurati – ha rappresentato per il settore un vero e proprio stress test andando a modificare in profondità le tendenze in corso prima della pandemia, accelerando una parte della ripresa, ma anche mostrando nuove espressioni del settore sino ad ora non conosciute. La ricognizione dei risultati raggiunti dal precedente Piano triennale, l’analisi delle ricadute che l’emergenza sanitaria ha avuto sul comparto del turismo, la considerazione degli impegni comunitari assunti con il PNRR, nonché gli esiti del confronto con gli stakeholder, hanno delineato la strategia per il triennio 2023-2025 e le priorità necessarie per sviluppare gli aspetti di resilienza, la capacità di adattamento della filiera turistica e affrontare le grandi sfide”.
Si tratta di indicazioni confermate anche in occasione dei momenti di confronto a livello interregionale e nazionale per l’individuazione delle priorità del Piano strategico nazionale di sviluppo del Turismo 2023-2027, che è in corso di definizione. Anche a livello internazionale, in occasione dell’incontro dei Ministri del Turismo in Indonesia il 23/24 settembre 2022, sono stati confermati gli indirizzi principali e condivise le “Bali Guidelines”, linee guida fondate su 5 pilastri: sviluppo del capitale umano, innovazione e digitalizzazione, valorizzazione del ruolo e del lavoro e dei giovani e delle donne, sostenibilità ambientale, politiche ed investimenti.
La strategia – Nasce da questo conteso l’esigenza di mettere in atto specifiche azioni ed interventi per riprogrammare e riorientare le politiche sulla base dei risultati in fase di conseguimento consolidando, da un lato, le azioni che conservano una loro forte attualità (anche alla luce dei cambiamenti in atto) e programmando, dall’altro, interventi destinati a favorire la transizione verso modelli di sviluppo turistico innovativi e più sostenibili. La strategia per il triennio 2023-2025 prende avvio da una “visione” di ciò che Regione Lombardia intende attuare nei prossimi anni, anche in risposta agli impulsi descritti nel presente Piano.
La visione si articola in specifiche linee strategiche, che rappresentano i “pilastri” fondanti della strategia:
- Strategia condivisa, indirizzo unitario: per riprogettare il settore attraverso azioni coordinate ed unitarie, sinergie e progetti interdisciplinari e integrati tra Regioni e Governo centrale e con il coinvolgimento degli enti e di tutti gli attori della filiera, anche attraverso la creazione di una cabina di regia per le iniziative di promozione. La condivisione della strategia è un elemento cardine anche in vista dei grandi eventi che caratterizzeranno questo prossimo triennio, a partire da Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e dai Giochi Olimpiaci e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.
- Smart Destination: per lo sviluppo turistico in ottica “smart“ e digitale, da concretizzare attraverso un uso efficiente dei dati per la programmazione, l’attuazione e il monitoraggio delle politiche, l’arricchimento dell’offerta sfruttando realtà aumentata, metaverso e intelligenza artificiale, la diffusione di competenze per l’adozione di pratiche innovative di fruizione e promozione turistica.
- Il valore del capitale umano: inteso come recupero del capitale umano fuoriuscito e attrazione di nuove risorse, attraverso la creazione di competenze di base e specialistiche, la riqualificazione/riconversione degli attuali profili, l’accrescimento delle competenze tecniche e di leadership.
Queste linee strategiche si declinano, a loro volta in obiettivi, che raccontano “come” dare attuazione alla strategia:
- Programmare e governare il turismo secondo una strategia condivisa dall’ecosistema di riferimento, armonizzando i rapporti istituzionali, proseguendo il percorso di aggiornamento e monitoraggio della normativa di settore, orientando le politiche di promozione, innovando l’offerta con nuovi strumenti di comunicazione e nuovi linguaggi, organizzando tavoli di coordinamento con i territori e ancora attraverso azioni sinergiche con partner pubblici e privati, processi sinergici e di condivisione per la filiera turistica, azioni integrate e progetti interregionali.
- Valorizzare le tecnologie di frontiera per realizzare concretamente un modello di Smart Destination, attraverso l’espansione dell’attuale offerta digitale del turismo lombardo (con l’interoperabilità tra l’Ecosistema Digitale del Turismo (EDT) e il Tourism Digital Hub (TDH)), la definizione di accordi e strumenti per la condivisione di dati tra tutti gli stakeholder dell’ecosistema regionale, l’adozione diffusa delle tecnologie emergenti in ambito turistico (realtà aumentata, metaverso ,intelligenza artificiale, ecc.), la valorizzazione del portale regionale e la creazione/integrazione di un Hub dedicato alla “ViaOlimpica” all’interno del Portale inLombardia.
- Avere cura del territorio e dei “turismi”, valorizzando le eccellenze lombarde, attraverso iniziative a supporto della sostenibilità, incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, promozione di buone pratiche in ambito di turismo ambientale, incentivazione del ruolo della cittadinanza, promozione dell’identità, valorizzazione del patrimonio territoriale ambientale e culturale e valorizzazione della montagna, anche in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
- Puntare sulle persone e le competenze, quali fattori abilitanti la trasformazione, mediante l’analisi dei fabbisogni formativi, l’incentivazione del dialogo con il mondo accademico, le associazioni di categoria e gli operatori turistici, l’analisi delle esigenze del turista, l’accompagnamento verso l’uso di nuove tecnologie e nuovi linguaggi, l’incremento di azioni sinergiche per sviluppare un piano delle competenze e per favorire politiche attive per il lavoro.
Questa strategia, ha affermato Scurati, “mira a supportare il settore turistico, rinnovando ed ampliando l’offerta turistica regionale per renderla più sostenibile e più competitiva, puntando a sfruttare appieno il vantaggio dovuto alla pluralità e alla varietà del patrimonio turistico nelle sue peculiarità culturali, naturali, antropologiche, espresse anche attraverso i saperi, i talenti, le competenze e le tradizioni locali. Mira, inoltre, a qualificare l’offerta turistica, rendendone più sostenibile e innovativa la fruizione, promuovendo la trasformazione digitale del settore, la diffusione della cultura dell’accoglienza e lo sviluppo del capitale umano, patrimonio essenziale per la crescita del comparto. La realizzazione di questi obiettivi – ha concluso la relatrice – mette in gioco l’intero sistema turistico regionale, motivo per cui il piano punta a raggiungere questi risultati anche incoraggiando soluzioni organizzative e di governance più efficienti e favorendo le relazioni e le connessioni tra settori diversi”.
Voto contrario da parte del PD che con il Consigliere Pietro Bussolati ha stigmatizzato i tempi troppo brevi del dibattito: “Si tratta di un tema importante, non ci sono le condizioni minime per poter per poter affrontare un tema che merita grande attenzione”. Analogo rilievo da parte del M5S per motivare il semaforo rosso accesso dal gruppo. “Non è stato affrontato il tema energetico, che riguarderà le strutture ricettive per i prossimi anni”, ha osservato il Consigliere Raffaele Erba, aggiungendo che “è mancata attenzione sulla questione della sostenibilità e si è lavorato con tempi troppo stretti”.