Consiglio regionale: le mozioni discusse nella seduta del 14 gennaio

Sicurezza umanitaria internazionale, sanità, prevenzione, infrastrutture territoriali e inquinamento atmosferico i temi trattati

Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata alla discussione di alcune mozioni: sicurezza umanitaria internazionale, sanità, prevenzione, infrastrutture territoriali e inquinamento atmosferico i temi trattati. Di seguito la sintesi.

Situazione umanitaria a Gaza e ruolo dell’ONU
Approvata all’unanimità la mozione a prima firma Massimo Vizzardi (Misto) sulla situazione umanitaria a Gaza e sul ruolo dell’Onu nell’auspicato processo di pacificazione tra le parti. Nel testo vengono richiamati i numerosi documenti votati sia dall’Assemblea Generale che dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e finora inascoltati, che invitano le parti a un cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi, alla salvaguardia dei civili (in particolare donne, bambini, fragili) nelle operazioni militari in corso.
La mozione impegna il Presidente della Giunta regionale a sollecitare il Governo nazionale affinché agisca nelle sedi opportune, quali la Rappresentanza italiana presso le Nazioni Unite, per sostenere un intervento più incisivo dell’ONU in vista di un cessate il fuoco immediato del conflitto israelo-palestinese come richiesto da molte entità statali ed internazionali. Si chiede inoltre di sostenere la ripresa delle trattative iniziate nel maggio 2024 e supportate dalla Risoluzione n°2735. Si chiede infine che sia garantita la protezione dei diritti umani dei civili presenti su tutto il territorio coinvolto dal conflitto, come prescritto dalle convenzioni e dai trattati internazionali e di favorire la creazione delle condizioni di sicurezza necessarie perché le Organizzazioni Non Governative che si occupano di assistenza ai civili in tempi di guerra possano tornare ad operare nella Striscia di Gaza.
Nella discussione sono intervenuti Giulio Gallera (FI), Pier Francesco Majorino (PD), Christian Garavaglia (FdI), Silvia Scurati (Lega), Nicolas Gallizzi (Noi Moderati), Luca Paladini (Patto Civico), Luca Ferrazzi (Misto), Nicola Di Marco (Movimento5Stelle), Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra), Lisa Noia (Azione – Italia Viva), Fabrizio Figini (FI) e Matteo Forte (FdI). Tutti gli intervenuti, pur partendo da punti di vista diversi sul conflitto israelo-palestinese, hanno condiviso l’appello ad accelerare le trattative per addivenire ad un cessate il fuoco e alla contestuale liberazione degli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza.
Il Sottosegretario Raffaele Cattaneo ha espresso il parere favorevole della Giunta richiedendo alcune modifiche al testo.

Screening post-parto per il recupero del pavimento pelvico
Risorse e competenze per attivare un percorso precoce di valutazione della neomamma e per un’eventuale presa in carico, considerando che la gravidanza e il parto sono un frequente fattore di rischio per le patologie del pavimento pelvico femminile.
E’ stata approvata all’unanimità la mozione presentata dalla Consigliera regionale Chiara Valcepina (FdI), che ha sottolineato come “il 70% delle mamme riscontra traumi pelvi-perineale, che col passare del tempo possono provocare gravi disfunzioni”.
Il documento impegna a prevedere che al momento delle dimissioni post-parto per ogni paziente venga prescritta una valutazione specialistica e, qualora fosse necessario, avviato un percorso di riabilitazione.
“Abbiamo scelto – ha spiegato Chiara Valcepina (FdI) – di circoscrivere la mozione alle neomamme per aumentare la consapevolezza e la conoscenza del proprio corpo. Era importante sottolineare l’utilità della prevenzione post-parto, perché il più delle volte si è inconsapevoli di quel che questa patologia comporta”.
Il nostro voto è favorevole – ha detto Paola Bocci (PD) – ma avrei preferito condividere un documento che si occupasse anche di donne con un’età più avanzata e anche di uomini che possono ugualmente esserne colpiti, perché la patologia non è esclusivamente legata al parto”.
Una mozione che affronta un tema molto importante – ha sottolineato Claudia Carzeri (Forza Italia) – e abbraccia una problematica spesso sottovalutata, ma con un impatto forte sulla qualità di vita delle neomamme. Auspico che questo sia solo un primo passo verso un approccio integrato sulla salute della donna”.
Per Gigliola Spelzini (Lega) “una diagnosi precoce in questi casi è fondamentale. La salute va sempre affrontata con un approccio biopsicosociale e una donna deve stare bene fisicamente ed emotivamente per prendersi cura del neonato”.
Questo documento – ha detto Nicolas Gallizzi (Noi Moderati) – testimonia l’obiettivo della Regione di migliorare le condizioni di salute delle donne e costituisce un passo importante verso un sistema sanitario più attento alla loro situazione”.
Nel suo intervento l’Assessore al Welfare Guido Bertolaso ha elogiato la proposta contenuta nella mozione e ha aggiunto: “È un punto di partenza per allargare il ragionamento a patologie collegate che possono colpire anche donne più anziane e uomini”.

Prosecuzione delle attività relative alla stazione TAV del Garda
L’Aula ha approvato a maggioranza la mozione con cui si impegna la Giunta a coordinarsi con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) per portare a termine il progetto dell’Alta Velocità ferroviaria Brescia – Verona. In particolare, il documento chiede che sia prevista una stazione per l’area turistica del Basso Garda, “fondamentale per consentire al lago di mantenere e sviluppare il collegamento con la rete ferroviaria italiana ed europea. Si tratta di una scelta strategica per il futuro del territorio” ha spiegato la prima firmataria della mozione Claudia Carzeri (Forza Italia).
La fermata nel Basso Garda rappresenta un “hub” fondamentale all’interno di un sistema di mobilità intermodale, integrato con le infrastrutture di mobilità e capace di mettere in connessione la linea ad Alta Velocità con quella tradizionale. Inoltre, è ritenuto strategico per sostenere il turismo, i prodotti enogastronomici e il settore artigiano dell’area gardesana.
Nel corso del dibattito Diego Invernici (Fratelli d’Italia) ha definito il progetto “un atto di giustizia territoriale”. Secondo Invernici la fermata TAV nel Basso Garda è “un investimento cruciale su competitività e sostenibilità che porterà vantaggi in termini di coesione territoriale e sviluppo. Si tratta di un’opportunità per rafforzare il ruolo del Garda come hub turistico regionale”.
Paola Pollini (Movimento 5 Stelle) ha parlato di una “fermata in mezzo al nulla. Le risorse utilizzate per realizzare la fermata nel Basso Garda e, più in generale, la TAV Brescia – Verona, dovrebbero essere destinate a sviluppare una mobilità sostenibile e far funzionare meglio la linea ferroviaria tradizionale”.
Per Floriano Massardi (Lega) il lago di Garda è “una preziosa risorsa ambientale e turistica che contribuisce allo sviluppo del sistema economico lombardo. Per questo la fermata nel Basso Garda è un intervento strategico che porterà benefici turistici, di sostenibilità, mobilità e competitività per l’intero territorio gardesano”.
L’Assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Claudia Terzi ha confermato la volontà della Giunta, su richiesta dei territori e degli stakeholders, di sostenere la realizzazione di una fermata nel Basso Garda che possa rappresentare un’interconnessione tra la linea ad Alta Velocità e la linea tradizionale.

Esenzione pagamento sanzioni ticket sanitari
È stata ritirata la mozione illustrata da Miriam Cominelli (PD) e rinviata in Commissione Sanità presieduta da Patrizia Baffi (FDI) per elaborare una proposta da sottoporre al Consiglio. Nella mozione si chiedeva alla Giunta di estendere il rimborso della sanzione per il mancato pagamento del ticket sanitario anche per quei cittadini che hanno pagato prima del 12 agosto 2024. “Le Ats lombarde sostengono – ha dichiarato Miriam Cominelliche le linee attuative di Regione Lombardia hanno dato indicazioni diverse sui tempi di pagamento creando disuguaglianze tra chi ha pagato prima e chi dopo”.
Accolgo questa proposta e ci prendiamo l’impegno anche insieme all’Assessore regionale al Bilancio Marco Alparone, perché è un tema di risorse economiche e finanziarie” ha concluso Patrizia Baffi.

Avvio campagna di prevenzione contro l’abuso di alcol
È stata respinta la mozione proposta da Samuele Astuti (PD) con cui si invita la Giunta ad avviare una campagna di comunicazione contro l’abuso di alcol anche attraverso la distribuzione di alcoltest agli esercizi commerciali. “L’alcoltest è uno strumento, preventivo e non punitivo, che consente alle persone di verificare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida” ha precisato Samuele Astuti.
La prevenzione contro la dipendenza dall’alcol è uno degli aspetti su cui Regione Lombardia è già al lavoro, soprattutto nell’ambito della lotta al disagio giovanile. L’uso degli etilometri è già previsto dalla normativa nazionale, l’acquisto di questi strumenti esula dalle nostre competenze” ha detto l’Assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso.

Misure per il miglioramento della qualità dell’aria, la tutela dell’ambiente e della salute
Bocciata la mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle (prima firmataria, Paola Pollini), che chiedeva interventi rafforzativi rispetto a quelli esistenti per migliorare la qualità dell’aria in tre macrosettori: allevamenti intensivi, trasporto e riscaldamento degli edifici.
Nel documento venivano, fra l’altro, sollecitate alcune misure ritenute necessarie. In agricoltura si chiedevano per esempio limitazioni all’ampliamento degli allevamenti intensivi e maggiori controlli sulle attività zootecniche e lo spandimento dei reflui, prevedendo anche un’estensione dei divieti in determinati periodi dell’anno. Nell’ambito del riscaldamento, campagne informative sui rischi connessi all’utilizzo di impianti non a norma e per promuovere buone pratiche domestiche e l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico e privato. Quanto, infine, al trasporto e alle infrastrutture, la mozione proponeva il potenziamento del trasporto pubblico locale e infrastrutturale su ferro; la promozione dell’intermodalità e della mobilità dolce, oltre alla gratuità dei mezzi pubblici per i cittadini con meno di 35 anni e per i nuclei familiari economicamente fragili. Tra le misure elencate nel documento per il settore del trasporto, vi era anche la promozione nelle grandi città e per la grande distribuzione dell’ultimo miglio elettrico, ossia la realizzazione della fase finale di consegna esclusivamente attraverso mezzi elettrici.
Le buone pratiche per il miglioramento della qualità dell’aria – ha spiegato Paola Pollini nel suo intervento – passano dal miglioramento delle tecniche agronomiche e dalla limitazione di quelle intensive a favore di quelle estensive, dalla promozione dell’efficientamento energetico degli edifici, dal potenziamento del trasporto pubblico, dell’intermodalità e della mobilità dolce”.
Premesso che siamo molto attenti alla salute dei cittadini – ha detto Giorgio Bontempi (FdI) – è però importante rimarcare che la causa dell’inquinamento non sono solo gli allevamenti e il traffico ma conta anche la conformazione geografica della Lombardia, chiusa tra le Alpi e l’Appennino. Io credo che questa Giunta non sia per nulla con le mani in mano e anzi stia facendo molto”.
Migliorare la qualità dell’aria – ha continuato Giovanni Malanchini (Lega) – è intenzione condivisile ma il testo è inaccettabile alla luce di elementi oggettivi. Nel mirino c’è solo in modo ideologico l’agricoltura spesso definita in modo sprezzante ‘intensiva’. Senza questa agricoltura non si mangia. Non si possono sfamare 60 milioni di persone con idee e intenzioni romantiche. Noi vogliamo stare dalla parte della ragione”.
Per Alfredo Simone Negri (PD): “Lo dobbiamo ai nostri cittadini affrontare questi temi. Le argomentazioni della maggioranza non possono diventare alibi per non intervenire o non fare nulla per migliorare”.
Il Consiglio regionale, prima di votare la mozione, aveva bocciato anche la proposta di rinvio della discussione in Commissione auspicata dal Sottosegretario Mauro Piazza, che nel suo intervento aveva sottolineato: “La Lombardia mai è stata ferma su questi temi e la sua politica è attiva, efficace e sta dando i suoi frutti”.
In dichiarazione di voto sono intervenuti Pierfrancesco Majorino e Paolo Romano (PD), Riccardo Pase (Lega) e Andrea Cantoni (Lombardia Ideale).