“Ho voluto sviluppare in Commissione Sanità un percorso di approfondimento sul tema della salute mentale, che oggi rappresenta un elemento di criticità sul quale il sistema sociosanitario regionale è chiamato a dare risposte urgenti e concrete. In questa direzione operano la legge regionale n°1/2024 ‘Istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie’, di cui sono relatrice e prima firmataria, e il lavoro di approfondimento che settimana scorsa in Commissione ha visto l’intervento del Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. L’audizione di oggi con il contributo del dottor Giancarlo Cerveri, intervenuto in qualità di Componente del Coordinamento Direttori di Psichiatria di Regione Lombardia, conferma come l’offerta sanitaria in tema di salute mentale deve essere garantita attraverso un sistema integrato e capillare di prevenzione, presa in carico, a fronte di un preoccupante deficit di personale nelle UO dedicate alla psichiatria. La cura della mente merita la stessa importanza e attenzione attribuita alla cura del corpo e, quindi, deve trovare una risposta immediata nella medicina di primo livello. Si tratta di un percorso che porteremo avanti in Commissione Sanità, rispetto al quale abbiamo chiesto la massima attenzione a Regione Lombardia: nel 2025, su nostra richiesta, E-Polis svilupperà un’indagine dettagliata sul tema, affinché le istituzioni regionali e sanitarie possano avere tutti gli strumenti per intervenire in modo efficace”.
Lo ha sottolineato Patrizia Baffi, Presidente della Commissione Sanità, a margine della seduta di oggi che ha visto l’audizione sul tema “Salute mentale: organizzazione delle strutture complesse di psichiatria” di Gianluca Cerveri, componente del Coordinamento Direttori di Psichiatria di Regione Lombardia.
Come spiegato da Giancarlo Cerveri nel corso degli ultimi anni si è assistito a una perdita di personale nelle strutture pubbliche, che nella psichiatria rappresentano il principale strumento di lavoro. Molti SPDC (Servizi Psichiatrici di diagnosi e cura) sono chiusi per mancanza di personale (Merate, Rho, Menaggio, Melzo), molti hanno ridotto la loro capacità di risposta (Lecco, Casalmaggiore) e alcuni sono mantenuti in attività con soluzioni estremamente precarie, come avviene a Lodi.
“E’ un problema che investe soprattutto le aree periferiche della regione – ha detto Cerveri- e come già condiviso con la DG Welfare, riteniamo importante la costituzione di una Cabina di Regia o Agenzia Regionale per la Salute Mentale, che possa governare nell’emergenza le poche risorse disponibili, impedendo l’interruzione di un livello minimo di assistenza su tutto il territorio regionale e che possa ridare stimolo ad una forte programmazione regionale per la salute mentale”.