Diastasi dei retti addominali: il via libera dell’Aula

Approvata all’unanimità la Risoluzione per la cura e la prevenzione di una patologia che interessa oltre centomila donne in Italia ogni anno

L’Aula, nella seduta di oggi, ha approvato all’unanimità una la Risoluzione sulla “Diastasi dei retti addominali” per prevenire e gestire una malattia che colpisce in Italia 106 mila donne alla prima o seconda gravidanza su circa 400 mila parti l’anno.

La Diastasi dei retti addominali è una patologia invalidante e poco conosciuta che comporta problemi posturali, di incontinenza urinaria, oltre a dolori molto intensi, soprattutto alla colonna vertebrale – ha sottolineato la Consigliera regionale Claudia Carzeri (Forza Italia) che ha promosso la Risoluzione-. L’obiettivo di questo documento è promuovere campagne informative, percorsi di formazione per medici e ostetriche e azioni di prevenzione per migliorare la qualità della vita delle donne e ridurre i costi a carico del sistema sanitario”.

Per diastasi dei retti addominali si intende l’aumento della normale distanza tra i due muscoli retti dell’addome che si verifica in genere dopo il parto. Si tratta di muscoli che, in condizioni normali, decorrono paralleli, uno di fianco all’altro, dalla porzione centrale dell’arcata costale alla sinfisi pubica, separati da una sottile fascia muscolare, definita linea alba, che di solito è della larghezza di pochi millimetri. La diastasi compare quando la distanza tra i due muscoli retti è di 7/8 centimetri. Quando raggiungere i 10 centimetri, in genere, è necessaria un’operazione mini invasiva.

La Risoluzione impegna la Giunta a promuovere campagne informative per diffondere la conoscenza della diastasi dei retti addominali; a prevedere percorsi formativi per il personale medico e per quello sanitario dell’area ostetrica riabilitativa/rieducativa per favorire la diagnosi e la cura tempestiva della patologia attraverso azioni di prevenzione secondaria e terziaria che prevedano la riabilitazione “pelvi addome combinato”; a confrontarsi con il Governo per individuare un codice DGR (Diagnosis Related Group) specifico che consenta di inserire gli interventi chirurgici sulle diastasi nei pagamenti del sistema sanitario nazionale; a uniformare in tutto il territorio regionale il percorso di nascita e le azioni di prevenzione a cura delle ostetriche e del medico specialista in tema di diastasi dei retti addominali; a prevedere la costituzione di una rete per la diastasi dei retti addominali per definire i criteri di cura della patologia, con riferimento in particolare all’intervento chirurgico.

Il documento approvato oggi dal Consiglio regionale nasce dall’attività del Gruppo di lavoro sulla “Diastasi dei retti addominali” costituito nel settembre del 2023 all’interno della Commissione Sanità, guidata dalla Presidente Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia), e formato, oltre che da Claudia Carzeri, dal Consigliere Segretario dell’ufficio di presidenza della Commissione Sanità Carmela Rozza (PD) che nel corso del dibattito consiliare ha sottolineato “l’importanza del ruolo delle ostetriche che la Risoluzione mette al centro dell’azione preventiva” e dalla Consigliera regionale Gigliola Spelzini (Lega) che ha messo in evidenza “il pesante impatto psicologico e i limiti allo sviluppo di normali relazioni sociali che la Diastasi dei retti addominali pone alle donne che ne sono colpite”.