Sono dieci i premi assegnati in occasione della quinta edizione di “Valutare Premia”, l’iniziativa del Consiglio Regionale della Lombardia che si rivolge a giovani laureati magistrali e dottori di ricerca che abbiano trattato nelle loro tesi temi inerenti l’analisi e la valutazione di politiche pubbliche attuate su base regionale.
Il concorso ha visto quest’anno l’adesione di 53 candidati (16 dottori di ricerca e 37 laureati).
Nella sezione “dottorato di ricerca” vincitrice è risultata Rosaria Revellini con la tesi “Smartaging: quartieri a misura di anziano. Uno strumento per la valutazione dell’age-friendliness”, conseguita presso l’Università IUAV di Venezia; nella sezione riservata alle “tesi di laurea magistrale” al primo posto si è classificata Francesca Romano con la tesi “Screening, valutazione di impatto e salute pubblica: il caso della fibrosi cistica”, conseguita presso l’Università LIUC “Carlo Cattaneo” di Castellanza.
A introdurre la cerimonia di premiazione nell’Aula consiliare è stato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani che ha sottolineato come “questo premio mira a incentivare la diffusione della valutazione delle politiche pubbliche e la conoscenza delle politiche regionali lombarde. La lungimiranza del nostro Statuto e l’impegno ultradecennale del Consiglio e del Comitato hanno permesso alla Lombardia di porsi all’avanguardia nel panorama nazionale nell’ambito della valutazione delle leggi e della loro efficacia, costituendo un modello preso come esempio da altre Regioni. I premi che oggi conferiamo -ha concluso Romani– rappresentano un ulteriore tassello nello sviluppo della funzione di controllo e valutazione, che si deve aprire sempre di più al contributo dei giovani e del mondo universitario”.
Le tesi sono state valutate da una Commissione tecnica composta dal Segretario generale Vicario del Consiglio regionale Marzio Maccarini, con funzioni di Presidente, e da due esperti esterni: Stefano Cima, ricercatore dell’Evaluation Lab di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, e Erica Melloni, ricercatrice presso il Politecnico di Milano e già presidente dell’Associazione Italiana di Valutazione.
“Valutare Premia è un’iniziativa che abbiamo ereditato della scorsa legislatura e che abbiamo voluto confermare come prima decisione assunta dal Comitato Paritetico della XII legislatura. Quest’anno Valutare Premia ha registrato un’adesione senza precedenti, con 53 candidature provenienti dagli Atenei di tutta Italia –ha detto il Presidente del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione Claudio Mangiarotti-. Nelle sedute del Comitato tenutesi a gennaio, i vincitori ci hanno presentato i loro lavori e abbiamo avuto modo di apprezzarne la qualità e la rilevanza per le numerose politiche della nostra regione, dalla sanità alle politiche sociali, dall’istruzione al governo del territorio”.
“I giovani che nelle nostre Università si preparano per professioni e ruoli in tanti campi della vita economica, sociale e culturale rappresentano il futuro della nostra società ed in questa quinta edizione del concorso ‘Valutare Premia’ hanno dimostrato di avere sensibilità e idee che noi decisori pubblici dobbiamo essere sempre più in grado di portare alla luce e valorizzare. Le conoscenze prodotte dalla valutazione possono essere utili agli attori delle politiche regionali, dai Consiglieri agli Assessori, dalle Direzioni generali della Regione ai soggetti che attuano gli interventi sul territorio” ha concluso il Vice Presidente del Comitato Massimo Vizzardi.
Nelle precedenti edizioni erano state premiate 18 tesi (8 di dottorato di ricerca e 10 di laurea magistrale) che spaziavano fra numerosi ambiti di intervento delle politiche regionali: dalla sanità alle politiche sociali, dalle disuguaglianze scolastiche ai servizi per l’impiego, dai grandi eventi sportivi agli investimenti diretti esteri nelle imprese.
La quinta edizione di “Valutare Premia” è stata rivolta a giovani laureati magistrali e dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo di studio nel periodo dal 1° agosto 2022 al 31 luglio 2023 presso Università statali, Università non statali legalmente riconosciute o qualificate istituzioni di formazione e ricerca avanzata, con sede amministrativa e operativa in tutta Italia.
I primi classificati hanno diritto a un premio in denaro: le tesi premiate sono pubblicate sul sito istituzionale del Consiglio regionale.
Dottorato di ricerca: i premi assegnati
1° classificata: Rosaria Revellini con la tesi “Smartaging: quartieri a misura di anziano. Uno strumento per la valutazione dell’age-friendliness”, conseguita presso l’Università IUAV di Venezia.
Il lavoro di tesi è stato seguito dalla professoressa Valeria Tatano in qualità di supervisore.
Motivazione della Commissione: “L’obiettivo della ricerca è costruire uno strumento per valutare la capacità dei quartieri di accogliere e sostenere il benessere della popolazione anziana, la cui quota è destinata a crescere in conseguenza dell’innalzamento dell’aspettativa di vita e della concentrazione della popolazione nelle aree urbane. A partire da un approfondimento critico della letteratura e delle pratiche in uso presso le principali organizzazioni internazionali, l’autrice elabora il protocollo SMARTAGING e lo applica al quartiere di Santa Marta a Venezia, che con circa 1/3 di ultrasessantacinquenni costituisce un caso di studio di rilievo. Adottando una metodologia multicriteri, SMARTAGING riesce a prendere in considerazione diverse dimensioni dell’abitare, dalla qualità degli spazi pubblici ai trasporti, ai servizi. La tesi restituisce uno strumento di concreto interesse per le politiche regionali, collocandosi all’incrocio di diversi ambiti di intervento, dal governo del territorio alle politiche sociali”.
Pietro Ferrara si è aggiudicato il secondo premio con la tesi “Analysis of hospital activity during the COVID-19 pandemic: population-based evidence from highly impacted provinces in northern Italy”, conseguita presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Al terzo posto Marco Rossitti con la tesi “A strategic social value-based approach to support built heritage conservation in inner areas: the case of Tammaro-Titerno”, conseguita presso il Politecnico di Milano.
Quarto premio assegnato a Enrico Orizio con la tesi “Valutare gli impatti nei contesti socio-educativi. Approcci, logiche, metodi”, conseguita presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Infine quinta classificata Arianna Calderamo con la tesi “Biodiversità e Sviluppo locale: un binomio possibile. Un modello di valutazione per i Parchi Nazionali italiani”, conseguita presso l’Università La Sapienza di Roma.
Tesi di laurea magistrale: i premi assegnati
1° classificata: Francesca Romano con la tesi “Screening, valutazione di impatto e salute pubblica: il caso della fibrosi cistica”, conseguita presso l’Università LIUC “Carlo Cattaneo” di Castellanza.
Il lavoro di tesi è stato seguito dai professori Emanuela Foglia e Lucrezia Ferrario in qualità di relatore e correlatore.
Motivazione della Commissione: “La tesi studia il possibile impatto di una campagna di screening organizzato per la fibrosi cistica, prendendo in esame diverse dimensioni (organizzativa, economico-finanziaria, efficacia, equità, legale ed etico-sociale) e avvalendosi di una pluralità di strumenti metodologici. I risultati presentano un livello di approfondimento apprezzabile e un interesse molto elevato per le politiche regionali”.
Seconda classificata Mariacora Carparelli con la tesi “Livelli di attività fisica, sonno e cronotipo in persone con sindrome metabolica: risultati di un anno di intervento del progetto Me.Me.Me.”, conseguita presso l’Università degli Studi di Milano.
Al terzo posto Angela Artico con la tesi “Orphan of femicide: invisible victim. Primi risultati di OR.F.A.N., uno strumento per l’assessment dei bisogni delle famiglie affidatarie di orfani speciali”, conseguita presso l’Università degli Studi di Padova.
A Maria Bassi è stato attribuito il quarto premio con la tesi “Fuga dei cervelli: ruolo delle politiche regionali per la coesione europea”, conseguita presso l’Università degli Studi di Milano.
Infine Marco Manetta si è aggiudicato il quinto premio con la tesi “Il choice experiment come strumento per una progettazione partecipata delle politiche: il caso della rigenerazione urbana in Toscana”, conseguita presso l’Università degli Studi di Siena