Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata all’esame di alcune mozioni. Di seguito la sintesi.
Proroga validità Documento di Piano
Approvata in Consiglio Regionale la mozione presentata dalla Lega (primo firmatario Roberto Anelli) che chiede la proroga della validità del Documento di Piano, provvedimento che definisce gli obiettivi di sviluppo socio-economico e le linee orientative dell’assetto del territorio regionale e identifica gli elementi di potenziale sviluppo e di fragilità.
Nella mozione si fa notare che la scadenza del Documento, se non prorogato, avrebbe una serie di ripercussioni significative di natura urbanistica ed economica.
La mozione chiede pertanto alla Giunta Regionale di prevedere una proroga di 15 mesi, esclusivamente per i Comuni che ricadono nelle Province che hanno già un Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) adeguato al PTR (Piano Territoriale regionale).
Michela Palestra (Patto Civico) ha sottolineato che “è tempo di porre dei limiti perché si agisce su una proroga già concessa”.
Simone Alfredo Negri (PD): “Voteremo per senso di responsabilità e dare respiro alle amministrazioni, ma si denota una mancanza di regolamentazione e incapacità di programmazione sul territorio”.
“Condivido – ha detto Martina Sassoli (Lombardia Migliore) – la preoccupazione contenuta nel testo della mozione, ossia che il documento di Piano possa decadere nel caso non si intervenisse con una proroga”.
Jonathan Lobati (Forza Italia) si è detto favorevole “per evitare che qualche Comune possa rimanere senza programmazione urbanistica. Non sempre il mancato adeguamento è dovuto a inerzia dell’amministrazione ma a volte è una questione di costi”.
Nel suo intervento, l’Assessore al Territorio Gianluca Comazzi ha specificato che si tratta di poco più di 100 Comuni, di cui 20 che ancora non hanno fatto nulla e 80 che devono completare l’iter. “Questa è la terza proroga – ha detto – ed è giusto farla ma inviteremo i Comuni a lavorare per adeguarsi entro i prossimi 15 mesi, che è un termine corretto”.
Sussidi alle famiglie con disabili
Ampio dibattito nell’Aula del Consiglio regionale sul ventilato taglio dei sussidi alle famiglie con persone con disabilità grave e gravissima previsto dal Piano nazionale per la non autosufficienza e recepito dalla Delibera della Giunta regionale n°1669 del 28 dicembre scorso.
Sono stati presentati due distinti documenti: in ordine di presentazione il primo a firma Pierfrancesco Majorino (PD) sottoscritto da tutti i gruppi di minoranza che è stato respinto dall’aula e il secondo a prima firma Alessandro Corbetta (Lega) che è stato invece approvato.
Nel documento delle minoranze, illustrato dal Consigliere Davide Casati (PD), si richiedeva che Regione Lombardia integrasse le risorse destinate ai sussidi individuali alle famiglie in cui sono presenti disabili gravi e gravissimi per evitare i tagli a tali sussidi previsti a partire dal prossimo mese di giugno, tagli che a secondo delle diverse patologie vanno da 250 a 350 euro al mese.
Il documento delle minoranze impegnava inoltre la Giunta regionale a chiedere al Governo una proroga dei tempi di applicazione del Piano e ad accompagnare i Comuni nell’implementazione dei servizi alle persone con disabilità grave e gravissima.
La mozione di maggioranza, illustrata dal Capogruppo della Lega Alessandro Corbetta, ricorda in premessa che il Piano nazionale per la non autosufficienza è stato voluto dal Governo Draghi con il voto favorevole di quasi tutte le forze politiche compreso il Partito Democratico. Il documento impegna la Giunta a proseguire le interlocuzioni con il Governo nazionale anche per tramite della Conferenza delle Regioni al fine di garantire un tempo congruo per l’attuazione dei Lep e non lasciare scoperte le famiglie nella prima fase di attuazione delle nuove direttive nazionali. Si richiede inoltre di avviare un dialogo con il Governo per parificare le prestazioni di assistenza offerte dal caregiver familiare con quelle erogate dalle strutture sociosanitarie pubbliche o convenzionate.
Su www.lombardiaquotidiano.com il comunicato integrale con le posizioni espresse dai vari gruppi consiliari nel corso del dibattito.
Implementazione dei corsi di formazione per gli agenti della Polizia locale
Negli ultimi anni le attività delle polizie locali sono state caratterizzate da un continuo aumento delle competenze e delle responsabilità, attraverso interventi in particolare di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza e tutela ambientale. Tutto ciò in uno scenario sempre più problematico nel quale si sta verificando un incremento di aggressioni e di episodi di violenza nei confronti degli operatori.
Sono queste le premesse che hanno portato alla stesura della mozione sulla formazione degli agenti di polizia locale illustrata in Aula dalla prima firmataria Maira Cacucci (FdI) e approvata a maggioranza.
Nel documento si chiede un impegno della Giunta regionale a potenziare la formazione degli agenti della polizia locale con l’obiettivo di ridurre i rischi da stress, migliorare le competenze su tematiche ambientali in collaborazione con Arpa Lombardia e approfondire le conoscenze relative alle modalità operative di intervento nei casi riguardanti minorenni e trattamenti sanitari obbligatori.
Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Emilio Del Bono (PD), Giuseppe Licata (Italia Viva), Nicolas Gallizzi (Noi Moderati), Michela Palestra (Patto Civico), Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia) e Luca Marrelli (Lombardia Ideale).
A nome del gruppo PD, Luigi Ponti ha chiesto la votazione del documento per parti separate.
Il Sottosegretario Mauro Piazza ha annunciato il parere favorevole della Giunta.
Riqualificazione dello stabile ALER di via Saponaro 32/36 nel Quartiere Gratosoglio di Milano
Sono state respinte le due mozioni relative alla situazione delle torri ALER di Via Saponaro al Quartiere Gratosoglio di Milano, dove si è creata una situazione problematica causata dall’abbandono dei lavori di riqualificazione da parte dell’impresa incaricata.
Nella mozione illustrata da Carmela Rozza (PD) si chiedeva di far ripartire i lavori “con procedure di somma urgenza”. “La mozione era stata presentata nello ottobre scorso – ha detto Rozza- ma la sua trattazione è stata continuamente rinviata. Da allora si sono moltiplicati gli episodi di microcriminalità e si sono verificati due incendi. In questi mesi nemmeno dopo gli appelli dei residenti e gli incontri in Prefettura i cantieri sono stati smantellati e così persistono notevoli problemi di sicurezza”.
Anche il Consigliere Nicola Di Marco (M5S) ha presentato una propria mozione sul tema insistendo sulla situazione di pericolo del cantiere di via Saponaro che – sostiene – è in stato di abbandono.
Nel dibattito è intervenuto Marco Bestetti (FdI) per ricordare che Aler ha verificato gravi inadempimenti dell’impresa appaltatrice e ha provveduto a risolvere il contratto. “Mi auguro – ha concluso Bestetti – che a breve si possano riavviare i lavori nel cantiere”.
Anche Michela Palestra (Patto Civico) è intervenuta per sottolineare la gravità della situazione mentre l’Assessore alla Casa e housing sociale Paolo Franco ha ripercorso le vicende del cantiere e le azioni della Regione sottolineando la gravità dei problemi di ordine pubblico, rispetto ai quali Regione non ha poteri di intervento.
L’Assessore ha anche spiegato che dal punto di vista formale la procedura di somma urgenza invocata nel testo della mozione non è applicabile in questo caso e ha dunque chiesto la riformulazione del testo. La proponente Carmela Rozza non ha accettato la proposta e il documento è stato respinto dall’aula.
Sono state infine rinviate alla seduta del 30 gennaio le altre mozioni iscritte all’ordine del giorno e non trattate nella seduta odierna.
In tale seduta saranno quindi discusse le seguenti mozioni: sostegno alle imprese in materia di payback (primo firmatario Nicola Di Marco, Movimento 5 Stelle); ruolo di Vice Presidente della Commissione “Agricoltura, montagna e foreste” (prima firmataria Michela Palestra, Patto Civico); sostegno alla navigazione commerciale nella tratta di fiume Po compresa tra i porti di Cremona e Mantova (primo firmatario Marcello Ventura, FdI); “Distretto della Famiglia”: avvio di un progetto sperimentale (primo firmatario Michele Schiavi, FdI).