Nella seduta di martedì 5 dicembre il Consiglio regionale, presieduto da Federico Romani, ha svolto il question time. Di seguito una sintesi dei temi e del dibattito.
Criticità relative alle prestazioni aggiuntive del personale infermieristico
Quali iniziative intende intraprendere Regione Lombardia per garantire le prestazioni aggiuntive del personale infermieristico? La questione è stata sollevata da Nicola Di Marco (M5Stelle) sulla base di un documento in cui si evidenzia che Regione Lombardia non ha applicato la disposizione normativa, contenuta nel decreto legge “Bollette”, che consente di ricorrere a prestazioni aggiuntive, con tariffe orarie aumentate, per il personale medico e infermieristico. Per il primo comparto, l’aumento della tariffa oraria può arrivare fino a 100 euro lordi mentre, per il personale infermieristico, si potrebbe l’aumento massimo è di 50 euro lordi. Nessuno ostacolo normativo o economico per le prestazioni aggiuntive: la rassicurazione è stata data dal Sottosegretario per i Rapporti con il Consiglio, Mauro Piazza, che ha risposto in sostituzione dell’Assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, assente per motivi istituzionali. Il Sottosegretario ha ricordato che dal 1° aprile 2023 è in vigore un decreto legge che ha determinato la fase integrativa del contratto del comparto e di cui, nel primo trimestre di questo anno, 5 enti del sistema regionale hanno manifestato la necessità di tali prestazioni (ASST Nord Milano, ASST Lecco, ASST Bergamo Ovest Fondazione IRCCS San Matteo di Pavia e Fondazione IRCCS Cà Granda Policlinico Milano). Regione Lombardia, ha dichiarato Piazza, ha già chiesto la proroga del sistema per le prestazioni aggiuntive anche per il 2024.
Banca autologa allogenica mantovana del cordone ombelicale
Svincolare, anche solo a titolo sperimentale, dalla normativa nazionale sul sangue il biodeposito esistente presso la Banca autologa allogenica mantovana del cordone ombelicale (BAMCO), l’unica banca italiana che raccoglie cellule staminali del cordone ombelicale. La richiesta è contenuta in un question time, a firma di Alessandra Cappellari (Lega), Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, in cui si lamenta il fatto che un Decreto Ministeriale abbia bloccato la raccolta di cellule staminali da cordone, impedendo alle ostetriche di tenere il cordone in Italia ma autorizzando contestualmente il prelievo per spedirlo all’estero con elevati costi a carico del cittadino. “Serve un intervento statale”, ha puntualizzato il Sottosegretario per i Rapporti con il Consiglio, Mauro Piazza, che ha auspicato che la BAMCO possa ampliare la collaborazione con il centro nazionale sangue e il centro nazionale trapianti, almeno per quanto riguarda la possibilità di sperimentazione in ambito onco-ematologico.
Chiarimenti in merito al destino e alla gestione delle Residenze Sanitarie Assistenziali
Quali siano gli orientamenti della Giunta sulla gestione attuale delle RSA, con particolare riferimento al superamento delle liste d’attesa, alla politica di compartecipazione dei costi e all’aumento dei posti disponibili. Il tema è sollevato in un questione time da Luca Paladini (Patto Civico), in cui si evidenzia come il contesto generale delle RSA (alti costi, invecchiamento e impoverimento della popolazione) richiedano interventi immediati per garantire un’adeguata risposta alle esigenze della popolazione anziana, riducendo le liste d’attesa, considerando le strutture non a contratto e affrontando l’insostenibilità economica per le famiglie a basso reddito. In una nota letta dal Sottosegretario per i Rapporti con il Consiglio Mauro Piazza, l’Assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso ha puntualizzato il suo pensiero al riguardo. “Nel contesto epidemiologico e demografico attuale le RSA restano al momento le strutture di riferimento – viene riportato nella nota -. Ma è altresì indubitabile che la possibilità di garantire, ove possibile, cure appropriate a domicilio consente di conseguire effetti apprezzabili, per esempio sul piano dell’assistenza e della riabilitazione con riflessi positivi in termini di contenimento del decadimento cognitivo. Il modello attuale fa m perno sulle attività residenziali, con minor attenzione agli interventi di prevenzione e di continuità assistenziale. Pur restando indispensabile il ruolo attuale delle RSA è però fondamentale prevedere di aumentarne l’utilizzo anche per l’attivazione di una presa in carico temporanea e di un ritorno protetto a domicilio con la filiera dei servizi territoriali si costruisce il mosaico della Transitional care a sostegno di un numero di anni crescente”. Secondo quanto riportato verrà potenziata la formula di RSA aperta, con il ricorso alla tecnologia, nell’ottica di aumentare il supporto alle persone con disturbi cognitivi e ai loro caregiver. Verrà comunque preservata la rete d’offerta per la presa in carico della cronicità e della fragilità per le persone over 65 non autosufficienti.
Affidamento a Trenord della gestione dei servizi ferroviari di interesse regionale e locale per gli anni 2023-2033
Garantire al Consiglio Regionale e alla Commissione Consiliare competente un costante coinvolgimento, sul monitoraggio delle prestazioni previste dal nuovo contratto per la gestione dei servizi ferroviari di trasporto regionale e locale e sul livello qualitativo e quantitativo del servizio erogato da Trenord. Lo chiede in un question time il Consigliere Giuseppe Licata (Azione Italia Viva), ricordando la nuova delibera di Giunta che affida fino al 30.11.2023 a Trenord Srl la gestione dei servizi ferroviari di trasporto regionale e locale, ripartendo gli oneri a carico del bilancio regionale in 49.151.666,67 euro per l’anno 2023; 589.820.000, euro per l’anno 2024 e 589.820.000 euro per l’anno 2025. Nella sua riposta l’Assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Franco Lucente, ha ricordato i suoi interventi in Commissione e le relazioni al Consiglio sullo stato della rete e del servizio ferroviario regionale diventate da biennale ad annuali. “Da assessore sono a completa diposizione del Consiglio e non mi sono mai sottratto a dare risposte sul servizio lombardo, operando in piena trasparenza”, ha precisato Lucente.
Contrazione di debito e incidenza quantitativa dei tassi sulla spesa corrente per le annualità 2024-2025-2026.
A quanto ammonterebbero gli interessi per la contrazione del debito, determinato nel Bilancio di Previsione 2024-2026 in euro 2 miliardi e 300 milioni, secondo i tassi correnti di mercato e quali voci di spesa corrente andrebbero a comprimere? Il quesito è posto da Pietro Bussolati (PD) che ricorda l’aumento dei tassi d’interesse che grava sugli investimenti che, a fronte dell’esaurimento della cassa, sono stati fatti con il ricorso al mutuo contratto, non nel 2020, ma quest’anno. Il Sottosegretario per i Rapporti con il Consiglio, Mauro Piazza, ha affermato che nel Bilancio di previsione 2024-26, in corso di discussione nelle Commissioni consiliari, sono stati determinati oneri di ammortamento, stimando un debito di 1 miliardo di euro, con un tasso stimato del 5,1%. Gli oneri di ammortamento sono stati quantificati in 35 milioni per l’esercizio 2024; 70 milioni negli esercizi successivi 2025 e 2026, coperti con tagli lineari alle politiche di spesa inserite nel Bilancio di previsione. Sono in corso verifiche e valutazioni per attenuare l’impatto del costo dell’indebitamento anche attraverso una ricognizione sull’effettiva spendibilità dei cronoprogrammi degli interventi inseriti nel Piano Lombardia, che rappresenta la quasi totalità delle esigenze di contrazione del debito.
Impatto del definanziamento degli interventi PNRR sui progetti di Regione Lombardia
In un question time il Consigliere Gian Mario Fragomeli (PD) ha chiesto la lista integrale degli interventi delle diverse missioni e componenti che sono stati definanzati a causa della rimodulazione, avanzata dal Governo e avallata dalla Commissione europea, del PNRR. La proposta di revisione ha previsto un definanziamento complessivo del Piano per un totale di 15,9 miliardi di euro. “Ad oggi non risultano a Regione Lombardia definanziamenti nelle opere di cui è soggetto attuatore. La revisione del PNRR proposta dal ministro Fitto e accolta dalla Commissione deve passare al vaglio del Consiglio europeo prima di entrare in vigore – ha confermato il Sottosegretario per i Rapporti con il Consiglio Mauro Piazza -. “Sono stati confermati dal PNRR i finanziamenti ai Comuni per i progetti in linea con le condizionalità e i tempi del PNRR. Nelle prossime sedute della Cabina di regia verranno definite le modalità e i termini per assicurare la copertura finanziaria per tutti gli interventi programmati con gli Enti locali”. Per quanto riguarda le ipotesi di rimodulazione per il Piano nazionale ciclovie, Piazza ha confermato che non ci sono modifiche per Regione Lombardia né per il chilometraggio né per il cronoprogramma. Per quanto riguarda la Missione 6 non c’è rimodulazione del target delle Case di comunità, la cui attivazione è prevista in Regione Lombardia passando da 6 a 7, le riforme passano da 59 a 66, tra cui il riordino degli incentivi per le imprese, la coesione, la riqualificazione dei lavoratori.
Raddoppio ferroviario Milano – Mortara tra i Comuni di Abbiategrasso ed Albairate
Il Consigliere Alfredo Simone Negri (PD) ha chiesto di conoscere lo stato di avanzamento dei lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara, alla luce degli extra costi generati e delle eventuali revisioni progettuali e delle scadenze del PNRR. Rispondendo al question time, il Sottosegretario per i Rapporti con il Consiglio Mauro Piazza, ha fatto riferimento ad extra costi del progetto definitivo di RFI che rendono critica l’ultimazione dell’intervento entro i termini richiesti. “E’ stata avanzata richiesta al Provveditorato delle Opere pubbliche per le necessarie deroghe e sono in corso verifiche con il MIT per individuare nuove risorse nell’ambito del Contratto di programma. RFI sta perfezionando le autorizzazioni per avviare quanto prima i lavori, la cui durata è stimata in 740 giorni”, ha puntualizzato Piazza.
Sicurezza sugli svincoli brianzoli della SS36
Un aggiornamento circa lo stato di avanzamento degli interventi sulla SS36, con particolare attenzione agli svincoli e ai viadotti problematici (Arosio, Briosco, Fornaci, Cibrone, Costa Masnaga, Veduggio nonché dei viadotti di Giussano, Capriano e Veduggio) per garantire il rispetto del cronoprogramma, in modo da assicurare ai cittadini la certezza che le stesse opere verranno eseguite in tempi congrui. Il tema è stato sollevato in un question time a firma di Alessandro Corbetta (Lega) in cui si ricorda la pericolosità dell’arteria e la sua importanza soprattutto in funzione del collegamento tra Milano e Cortina per le Olimpiadi. Il Sottosegretario per i Rapporti con il Consiglio Mauro Piazza ha assicurato che le opere previste da PNRR saranno terminate per la data delle Olimpiadi Milano-Cortina.
Vincoli sui terreni interessati da interventi infrastrutturali non più attivi
Chiarire quale sia l’intenzione della Giunta regionale circa la presenza dei vincoli sulla parte obsoleta della tratta D della Pedemontana (che prevedeva il collegamento di Usmate con Dalmine), e sul futuro del progetto della Gronda Ferroviaria nord-est e, nel caso di cancellazione del progetto, quale sia l’intenzione circa la presenza dei vincoli sul suo percorso alternativo (potenziamento dell’attuale linea ferroviaria Seregno-Carnate-Bergamo). Lo ha chiesto in un question time il Consigliere Jacopo Dozio (FI) che sottolinea come “tali vincoli sugli immobili, non sono più giustificabili, o perché non più soggetti a opere infrastrutturali, o perché le opere infrastrutturali che hanno determinato il vincolo, appaiono ormai obsolete o abbandonate, causando danni non giustificabili ai proprietari degli immobili vincolati”. Il Sottosegretario per i Rapporti con il Consiglio Mauro Piazza ha confermato la persistenza dei vincoli fino alla definitiva approvazione da parte del CIPE del progetto della tratta D breve, che potrebbe arrivare nei primi mesi del prossimo anno. Entro fine 2024 sarà approvato il progetto della Gronda Nord est.
Periodi di “sollievo” per caregiver
Chiarimenti circa le modalità di applicazione dei periodi di “sollievo” per caregiver, previsti da Regione Lombardia che da anni stanzia fondi per il rimborso delle spese relative a interventi che favoriscano la sostituzione del lavoro di cura del caregiver familiare o anche per l’inserimento della persona con disabilità in RSD, scelta dalla famiglia per un futuro autonomo ed indipendente. Il tema è stato sollevato in un question time dal Consigliere Onorio Rosati (AVS).
Nella sua riposta l’Assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini ha precisato che per il 2022 Regione Lombardia mette a disposizione per il “Dopo di Noi” 879mila euro sia per interventi di emergenza delle persone con disabilità sia per il sollievo del caregiver. “Si tratta – ha specificato l’Assessore Lucchini – di un contributo alla retta assistenziale, per il ricovero della persona disabile se priva di sostegni, con un contributo massimo giornaliero pro capite di 100 euro che può essere attivato in due casi: o in emergenza (decesso o ricovero ospedaliero del caregiver) oppure per il sollievo del caregiver a rischio burn out, ma solo se in via eccezionale. E’ sempre possibile attivare l’intervento di sollievo purché individuato in sede di valutazione multidimensionale, come strumento da attivare ed inserire nel progetto individuale della persona. Da sempre Regione Lombardia sostiene il prezioso lavoro di cura dei caregiver con la stabilizzazione di misure a loro sostegno, prevendo anche un rimborso fino a un massino di 1200 euro annui per spese che favoriscano la sostituzione del lavoro del caregiver familiare, per dare una risposta adeguate ed appropriata alla persona”.
L’Assemblea ha infine trattato due interpellanze.
Informazioni in merito al bando ALER per l’assegnazione in locazione di 100 unità immobiliari
Secondo il documento presentato dalla Consigliera Carmela Rozza (PD), nel mese di luglio ALER Milano ha indetto un bando (UOPV 4/23 ) per l’assegnazione in locazione di 100 unità immobiliari di proprietà di ALER Milano a società, associazioni, cooperative, enti destinati a studenti fuori sede iscritti a corsi di laurea universitaria presso Atenei milanesi (anche dottorandi, ricercatori, visiting professor, studenti Erasmus). Tuttavia, il bando ha determinato il canone mensile per ogni alloggio che l’operatore aggiudicatario dovrà corrispondere ad ALER, senza porre alcun vincolo all’aggiudicatario per la determinazione del canone da chiedere agli studenti o per la tipologia della locazione (alloggio, camera o posto letto). La Consigliera Rozza ha chiesto alla Giunta di esprimere la sua posizione al riguardo. Nella sua risposta l’Assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, ha confermato che il bando è stato aggiudicato con l’impegno di rispettare per ogni assegnazione quanto previsto lo scorso luglio dall’Accordo siglato da Città metropolitana per un canone concordato da un minimo di 400 a un massimo di 600 euro mensili/posto letto. “Sarà nostro intendimento verificare puntualmente il rispetto del canone concordato”, ha assicurato Franco.
Alienazione e valorizzazione degli alloggi sfitti in carenza manutentiva di proprietà comunale
Alienazione e valorizzazione di unità abitative di proprietà dei Comuni al centro dell’interpellanza proposta da Massimo Vizzardi (Azione Italia Viva) in cui si chiede di conoscere il numero di alloggi interessati dai suddetti interventi, anche in percentuale rispetto al totale del patrimonio immobiliare dei comuni nel loro insieme. Secondo una Missione valutativa, promossa dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione e dalla Commissione Territorio e Infrastrutture, con l’obiettivo di conoscere come sono state attuate le politiche regionali è emerso che sul territorio della Regione Lombardia 19.484 alloggi risultano liberi o suscettibili di ristrutturazione/manutenzione, pari al 16,79 % del totale. Nella sua risposta l’Assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, ha dichiarato che sono 78 i Comuni che hanno richiesto interventi di valorizzazione, autorizzando misure su 884 alloggi di cui 247 in vendita e 637 in valorizzazione alternativa, di cui 316 di competenza del Comune di Milano.