Nella seduta pomeridiana l’Assemblea regionale, presieduta da Federico Romani, ha svolto il question time e discusso due mozioni.
Le mozioni discusse (a cura di Walter Todaro)
Via libera alla mozione presentata dal Consigliere Diego Invernici (Fratelli d’Italia) che chiede alla Giunta di finanziare, attraverso specifici bandi, progetti di co-residenzialità per anziani nelle aree di montagna.
“Ci sono intere zone montane della nostra regione a bassa densità abitativa – ha spiegato Diego Invernici – in cui anziani autosufficienti abitano da soli, lontani dai servizi di assistenza sociosanitaria. Per queste persone la soluzione sono progetti di senior housing, dove queste persone possono vivere in piena autonomia condividendo alcuni spazi comuni e servizi che gli consentono di ottenere un’assistenza quotidiana a domicilio. L’obiettivo di questi progetti è garantire agli anziani autosufficienti la continuità delle normali attività quotidiane in un ambiente domestico e non in una struttura protetta”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti numerosi Consiglieri regionali per esprimere il proprio sostegno alla mozione. Lisa Noja (Azione – Italia Viva) ha motivato la posizione favorevole del proprio gruppo sostenendo la volontà di “votare nel merito dei singoli provvedimenti, al di là delle diverse posizioni politiche”; Jacopo Scandella ha sottolineato “l’importanza della mozione nel porre un’attenzione specifica alle aree montane”; Giacomo Zamperini (Fratelli d’Italia) ha spiegato che “i progetti di co-residenzialità per anziani autosufficienti sono un fondamentale strumento di inclusione nei territori di montagna”; Silvana Snider (Lega) ha posto l’attenzione sulla “preziosa opportunità dei progetti di senior housing per migliorare la vita degli anziani che deve essere basata su qualità e sicurezza”; Ivan Rota (Lombardia Migliore – Letizia Moratti) ha sostenuto che “i progetti di co-residenzialità non solo un ‘contenitore’, ma anche un’occasione di occupazione in aree dove lo spopolamento è un’emergenza sociale”; Jonathan Lobati (Forza Italia) ha affermato che la mozione “rappresenta un segnale forte nei confronti della montagna e degli anziani”; Emanuele Monti (Lega) ha sottolineato come “questo provvedimento si inserisce in un percorso di incremento di strutture che Regione Lombardia ha iniziato da anni”; Christian Garavaglia (Fratelli d’Italia) ha sottolineato come si tratta di “una proposta che può essere allargata ad altri territori, oltre alle zone di montagna”; Martina Sassoli (Lombardia Migliore – Letizia Moratti) ha dichiarato che “la mozione si occupa di tre temi determinanti per le politiche sociali: territorio, anziani e servizi. Si tratta di un eccellente punto di partenza per costruire il welfare orizzontale in collaborazione con il privato”; Pierfrancesco Majorino (PD) ha espresso l’importanza della mozione perché “pone l’accento su due questioni rilevanti per molti territori lombardi: l’assistenza agli anziani e la montagna”; Nicolas Gallizzi (Noi Moderati) ha sostenuto di “credere fortemente nei progetti di co-residenzialità per anziani e, in particolare nelle nuove forme di senior housing”.
L’Assessore al Welfare Guido Bertolaso ha affermato che il “co housing è una delle nostre priorità perché riteniamo sia necessario promuovere sempre di più l’assistenza domiciliare. La proposta contenuta nella mozione rientra nella legge quadro sulla popolazione anziana in Italia e nelle nostre politiche”.
Il Consiglio regionale ha invece respinto con voto segreto la mozione presentata dalla Consigliera Paola Pollini (Movimento 5 Stelle) sull’emergenza sanitaria legata alla peste suina africana (PSA). Il testo chiedeva, tra le altre cose, di vietare l’attività venatoria all’interno delle aree colpite dalla PSA e di limitare eventi e attività pubbliche all’interno dell’area per diminuire il disturbo ai cinghiali riducendone in questo modo la mobilità sul territorio e la conseguente possibilità di diffondere il virus.
Di seguito la sintesi del question time con interpellanze e interrogazioni a risposta immediata (a cura di Titti Arena e Lucio Bergamaschi)
Riforma dei pronto soccorso
Come si intende rispondere alle problematiche evidenziate dai rappresentanti della FADOI (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti) e della SIMI (Società italiana di medicina interna) in relazione alla riforma dei pronto soccorso? Il tema è stato posto in un question time a firma Nicola Di Marco (M5Stelle). I punti critici evidenziati dalle associazioni riguardano il cosiddetto boarding, ossia lo stazionamento anche prolungato per mancanza di letti in reparto in PS di quei pazienti per i quali è stato deciso il ricovero, il riequilibrio nella dotazione dei posti letto sulla base dei più recenti dati epidemiologici e infine la gestione della guardia medica/chirurgica interdivisionale.“Con la recente delibera di giunta – ha risposto l’Assessore al Welfare Guido Bertolaso – abbiamo posto le basi per cambiare il sistema entro tre anni partendo da progetti pilota che saranno attivati in ogni provincia. Confermo che non aumenteremo i posti letto ma li riorganizzeremo in modo da ridurre i tempi di permanenza nei PS. Verrò prossimamente in Commissione per illustrare nel dettaglio il provvedimento.”
Case di Comunità
Quali sono le iniziative che Regione Lombardia sta mettendo in campo per incrementare la presenza di Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta presso le Case di Comunità lombarde già attivate o in via di attivazione? Come si intende evitare che gli avvisi pubblici per l’assegnazione di studi primari previsti dalle ASST possano andare deserti? I quesiti sono stati posti da Lisa Noja e illustrati in aula da Giuseppe Licata (Azione – Italia Viva). “Stiamo lavorando con gli MMG – ha risposto l’assessore Bertolaso – per convincerli ad utilizzare le Case di Comunità. In alcune situazioni ed esempio in provincia di Bergamo i medici di base sono inseriti a tempo pieno nelle Case di Comunità, altrove meno. A breve forniremo un resoconto dettagliato dello stato di attuazione delle case di comunità”
Erogazione del saldo spese alle organizzazioni di volontariato per il soccorso sanitario
Il gruppo del PD, su iniziativa del Consigliere Angelo Orsenigo, ha chiesto all’Assessore al Welfare Guido Bertolaso i tempi e le modalità con cui AREU prevede di procedere ai controlli, e alla successiva erogazione dei rimborsi delle spese sostenute dalle organizzazioni di volontariato affidatarie del servizio di soccorso sanitario a partire dal 2019 e per gli anni successivi. Secondo quanto trasmesso dalla Direzione Generale Welfare il saldo da riconoscere ai soggetti affidatari del servizio di soccorso sanitario è pari a oltre 31 milioni di euro. “Il problema – ha risposto l’assessore Bertolaso – è che le associazioni non rendicontano con la dovuta precisione e tempestività le spese sostenute. In assenza di pezze giustificative AREU non può erogare. Ho chiesto ad Areu di aiutare le associazioni nella compilazione dei rendiconti amministrativa. Nel frattempo ulteriori 4 milioni sono stati erogati, mancano ancora all’appello circa 23 milioni per i quali al momento non ci sono le adeguate documentazioni probatorie.”
Interventi urgenti sul patrimonio pubblico attivati dagli Enti locali colpiti dagli eventi meteorologici intensi verificatisi dal 4 al 31 luglio 2023
Prevedere un ulteriore finanziamento regionale per i Comuni, le Province e Città metropolitana che hanno sostenuto spese per interventi sugli edifici scolastici, ma che sono rimasti esclusi dai primi finanziamenti “per somma urgenza”. La richiesta è sollevata in un question time da Michela Palestra (Patto Civico). Nella risposta a nome della Giunta il Sottosegretario Mauro Piazza ha precisato che i Comuni colpiti sono 456 che lamentano danni per 1,7 miliardi di cui 299 milioni al patrimonio pubblico e 66 milioni per interventi urgenti. Con la DGR 885 sono stati stanziati 6,5 milioni per interventi di somma urgenza per danni a scuole di proprietà comunale. Gli interventi non finanziati saranno coperti con le risorse stanziate dal Governo (al momento 9.430.000) a seguito della ricognizione dei danni che dovrà essere eseguita dal Commissario Straordinario una volta nominato. Analoga risposta è stata data ad un’interrogazione sullo stesso argomento avanzata da Alfredo Negri (PD).
Finanziamento regionale per gli interventi urgenti necessari a sostenere le attività produttive e agricole colpite dagli eventi meteorologici intesi verificatisi dal 4 al 31 luglio 2023
Secondo quali modalità e tempistiche Regione Lombardia intende sostenere le attività e le imprese agricole che hanno subito danni a patrimonio a causa degli eventi meteorologici del mese di luglio? Il quesito è posto dal Consigliere Onorio Rosati di Alleanza Verdi Sinistra. La Giunta per bocca del Sottosegretario Mauro Piazza ha segnalato che i danni ad aziende produttive sono stati quantificati in 443 milioni di euro mentre l’Assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi ha evidenziato che i danni alle aziende agricole sono stati pari a 358 milioni. Le province più colpite sono Brescia (120 milioni di danni), Mantova (110 milioni) e Milano con 36 milioni. I tempi di ristoro sono i seguenti: entro 90 giorni la Regione trasmette al Ministero delle Politiche Agricole l’elenco dei Comuni colpiti, entro 30 giorni il Ministero dovrà approvarli e da quel momento partono 45 giorni per inoltrare le domande e successivamente 120 giorni per liquidare le somme. Si sta lavorando con Finlombarda per anticipare su richiesta le somme che dovranno essere erogate dal Ministero.
Richiesta stato di avanzamento del progetto relativo al prolungamento della M2 Cologno Nord – Vimercate
Qual è lo stato di avanzamento del progetto di prolungamento della metropolitana leggera M2 da Cologno Nord a Vimercate? E’ ipotizzabile un cronoprogramma di progettazione e costruzione, dopo oltre 20 anni di studi di fattibilità e di approfondimenti? Lo chiedono in un question time i Consiglieri di Lombardia ideale Giacomo Cosentino e Jacopo Dozio. A nome della Giunta il Sottosegretario Piazza ha risposto che sono state recentemente superate le perplessità dei Comuni di Brugherio e Carugate sul tracciato a raso nei loro territori. Per procedere con lo studio di fattibilità e il progetto definitivo occorrono 2,8 milioni di euro di cui sono attualmente coperti solo 1,5 milioni. I firmatari nella replica hanno sollecitato il ricorso a fondi PNRR per finanziare la differenza, dare il via all’iter realizzativo e garantire l’avvio del servizio entro il 2031.
Bonus Trasporti
Regione Lombardia ha messo in campo azioni per conoscere il numero dei beneficiari e dei potenziali destinatari rimasti esclusi dal Bonus Trasporti, andato esaurito in poche ore? Regione intende richiedere risorse aggiuntive al Governo, anche rivedendo i prerequisiti di accesso al bonus o ha in programma di destinare risorse proprie con le medesime finalità? Il tema è sollevato in un question time dal PD su iniziativa di Pietro Bussolati. “Regione Lombardia – ha risposto il Sottosegretario Piazza per la Giunta – non conosce quanti potrebbero essere i potenziali beneficiari non soddisfatti e quindi non può intervenire a integrare i bonus nazionali. Le agevolazioni gestite direttamente dalla Regione riguardano i soggetti fragili e svantaggiati che coprono attualmente 80.000 cittadini lombardi per un costo di 15 milioni di euro all’anno”.
Priorità per l’assegnazione dei medici di medicina generale
Istituire una “corsia preferenziale” nell’assegnazione di un medico di medicina generale ad anziani, fragili e portatori di patologie gravi e croniche. L’ipotesi è stata avanzata in un’interpellanza del Consigliere Gian Mario Fragomeli (PD).L’Assessore al Welfare Guido Bertolaso ha risposto di condividere la proposta in linea di principio ma che risulta molto complesso stabilire con precisione quali siano le categorie aventi diritto ad un accesso privilegiato. Si sta comunque lavorando per recuperare il deficit di medici di medicina generale che attualmente è di circa mille unità su tutto il territorio regionale. Si studierà comunque una riserva di posti per i grandi anziani nell’ambito della prevista deroga al numero massimo di assistiti per ogni medico in modo tale da evitare che i fragili restino anche solo temporaneamente senza medico di base.
Adesione di Regione Lombardia alla Carta d’intenti della RE.A.DY (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere)
Regione Lombardia intende aderire alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere o comunque ha in animo di calendarizzare un disegno di legge o adottare un apposito protocollo volto a contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere? Il quesito è stato posto dalla Consigliera Paola Pizzighini (M5S). L’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini nella risposta ha precisato che alla Rete Ready – attiva da 17 anni – hanno aderito su base facoltativa solo 8 regioni su 20 e solo 34 Comuni lombardi su 1500. “Regione Lombardia – ha precisato Lucchini – è comunque pienamente in linea con le politiche di inclusione sociale e di non discriminazione nei confronti delle persone LGBT. Abbiamo deciso di adottare un percorso differente da quello di rete Ready ma altrettanto efficace e convinto.”