17 febbraio: Festa Nazionale del Gatto. In Lombardia i mici sono oltre 410mila

Sono protagonisti di musical, film e cartoni animati. Adorati nell’antico Egitto, perseguitati nel medioevo, ai giorni nostri, non c’è dubbio, nel cuore di milioni persone che li accudiscono spesso adottandone più di uno, anche membri di una stessa cucciolata.
Oggi è la Giornata Nazionale del Gatto, che si affianca a quella mondiale dell’8 agosto, perché festeggiare gli animali domestici non è mai abbastanza. Misteriosi, amano il sole e non resistono a tutto ciò che ispira calore e coccole, a cui rispondono facendo “le fusa”. Allo stesso tempo liberi e autonomi. 
Amano prendersi cura di sé. Sono agili, sprezzanti del pericolo e dotati di grande equilibrio. Eleganti, camminano sui cornicioni dei balconi e si siedono sui davanzali delle finestre. Eseguono salti perfetti senza lasciarsi scomporre dal vuoto sottostante e anche se cadono da grandi altezze, il più delle volte, si rialzano illesi, come fossero di gomma. Il tutto, tra lo stupore di noi umani che, se li cogliamo sul fatto, gridiamo dallo spavento. Non per nulla negli anni si è diffuso il detto che abbiano sette vite, ossia che per ogni avventura potenzialmente mortale, i gatti possano contare sulla facoltà di rinascere sette volte. 
A inventarsi una ricorrenza da dedicare ai graziosi animali domestici fu nel 1990 la giornalista Claudia Angeletti, che promosse un referendum tra i lettori della rivista "Tuttogatto" per stabilire un giorno in cui celebrarli. Vinse la proposta del 17 febbraio, per il legame zodiacale con l’Acquario, segno contraddistinto da spirito indipendente e anticonformista, e per il numero da interpretarsi come “1 vita per 7 volte”. 
Diverse le iniziative messe in campo sul territorio: incontri letterari, rassegne cinematografiche, eventi di sensibilizzazione. Tra tutte ne vogliamo ricordare una, che si ripete da 6 anni a Milano: la Città dei Gatti, un festival lungo un mese dedicato alla cultura felina. 
Di code e vibrisse in Lombardia ce ne sono innumerevoli. 410.452 sono i gatti iscritti all’Anagrafe degli animali d’affezione: circa 77.557 nel 2022, 86.549 nel 2021. Nel 2020, anno in cui è diventata obbligatoria l’iscrizione all’anagrafe, i gatti registrati arrivarono a 68.832, quasi 40mila in più rispetto, per esempio, al 2018. 
Oltre a quelli che hanno una famiglia, ce ne sono poi numerosissimi che vivono liberi, senza padrone, ma aggregati nelle cosiddette colonie feline, sparse in diverse aree cittadine, curate e assistite instancabilmente da amorevoli volontari. Si tratta di luoghi protetti e tutelati per legge, spazi pubblici o privati, dove nessuno può spostarli o cacciarli via. 18.884 sono quelle attive in Lombardia, per un totale di 141.784 gatti, di cui 57411 maschi e 84373 femmine. Le più grandi nella nostra regione si trovano a Milano (3479 colonie), Como (2512), Brescia (2434), Monza e Brianza (2074). Seguono Bergamo (1531), Pavia (1435), Varese (1329), Lecco (1256) e Mantova (1025). Numeri decisamente inferiori ma non meno importanti quelli di Sondrio (696), Cremona (638) e Lodi (435). 
I micetti sono seguiti quotidianamente dai cosiddetti “gattari”, capaci di incredibili sacrifici e rinunce pur di non far mancare cibo e assistenza. Si organizzano grazie al passaparola, portano da mangiare, si occupano del controllo sanitario e del loro censimento, intervengono se c’è una colonia in difficoltà, un gatto in pericolo o se un cucciolo non è in grado di badare a se stesso. E rinunciano, se necessario, alle vacanze: decine di codine dritte e musetti furbi li aspettano 365 giorni all’anno… come si fa a deluderli?